Ospite di un podcast di successo un prete a cui viene dato credito
venerdì 23 ottobre 2020
La Rete ha proposto, il 19 ottobre scorso, un altro dialogo tra don Alberto Ravagnani e il rapper Fedez. Oltre al fatto in sé mi ha incuriosito il contesto: un podcast, ovvero qualcosa fatto per essere ascoltato (su Spotify e su Apple Podcast), ma che si può anche vedere (su Instagram e su YouTube). Il format si chiama “Muschio Selvaggio” ( bit.ly/3jn0RaP ), dura un'ora, conta 33 puntate da inizio 2020, lo conducono a due voci Fedez e il giovane e popolarissimo youtuber (lui corregge: videomaker, e con ragione) Luis Sal. Stanno seduti ai due vertici di un triangolo equilatero, dove il terzo vertice è riservato all'«ospite» (detto con il linguaggio della radio e della tv): prima di don Ravagnani vi si sono avvicendati alcuni «numeri uno» della cultura popolare italiana, oltre a qualche figura più «di nicchia». Quanti hanno seguito questa puntata? Un'idea ce l'ho dalle visualizzazioni sul canale YouTube: 760mila, mentre scrivo, cioè un po' sotto la media del podcast, ma molto sopra quella dei pur popolari video di don Alberto. Luis Sal partecipa con misura e una bella (auto)ironia, mentre il «pallino» lo tiene Fedez: è lui che rivolge quasi tutte le domande a don Ravagnani. Gli argomenti: sessualità, beni materiali, come si diventa preti, la Bibbia e i Vangeli, papa Francesco, la libertà nella Chiesa. L'approccio corrisponde a quello tipico di un «lontano»: Fedez, probabilmente, sa quello che sa della fede, e ancor più della Chiesa, per averlo appreso dai media (più qualche ricordo d'infanzia) e su quello si è formato le sue opinioni. Dal canto suo don Ravagnani rimane sé stesso: snocciola le sue risposte senza essere rinchiuso in un ruolo (come tante volte accade ai preti nei talk-show televisivi). Neppure patisce scetticismo, anzi. Sarà che i tre sono, più o meno, coetanei, sarà che hanno in comune anche una certa familiarità con i media digitali, sarà che il precedente dialogo è andato bene: fatto sta che l'interlocutore-prete viene ascoltato con interesse. Il messaggio è: gli diamo credito.
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