sabato 1 maggio 2021
«Beato l'uomo che teme il Signore e cammina nelle sue vie. Vivrai del lavoro delle tue mani, sarai felice e godrai d'ogni bene. La tua sposa come vite feconda nell'intimità della tua casa; i tuoi figli come virgulti d'ulivo intorno alla tua mensa. Così sarà benedetto l'uomo che teme il Signore» (Salmo 128). Un canto di felicità è quello che il Salterio dedica ai lavoratori del mondo, una splendida benedizione! Solo chi attende ad ascoltare la Sua Parola accede a una beatitudine simile, come recita il Salmo 1: «Beato l'uomo che…nella legge del Signore trova la sua gioia». Ma se meditare giorno e notte la Legge di Dio è, però, l'opera da dover prestare per ottenere la benedizione, il lavoro è già una ricompensa per chi teme il Signore. La dignità e la gioia di un lavoro che porti frutto per sé e la propria famiglia, ha il sapore di un dono inestimabile, di una carezza divina. Fa bene al cuore poter pensare come l'opera delle mani, dell'impegno e dell'ingegno, della fatica e della libertà, abbia il potere di rigenerare noi e il mondo, come fiori di vite e d'olivo. E di scrostarne le scorie della pigrizia e dell'ingiustizia, dello sfruttamento e di ogni altra vergogna.
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