Le letture della domenica secondo i biblisti digitali
domenica 29 aprile 2018
Senza volersi sostituire all'omelia, la cui collocazione all'interno della celebrazione eucaristica ci dovrebbe prevenire a priori da qualsiasi tentazione sostitutiva, ogni settimana una quantità di commenti alle letture festive popola il monitor che tengo acceso sulla blogosfera ecclesiale. Dai maggiori siti d'informazione religiosa ai piccoli blog personali e dagli autori più noti e frequentati a quelli in progress, ci sono davvero molte possibilità di arrivare a Messa forti di una ruminazione non superficiale della Parola di Dio che ci apprestiamo ad ascoltare. Faccio, in ordine alfabetico, qualche nome, compresi quelli di figure che talvolta ho già chiamato in causa in questo spazio: Giovanni Berti, Enzo Bianchi, Angelo Busetto, Alberto Maggi, Giulio Michelini, Gaetano Piccolo, Ermes Ronchi, i preti di Twittomelia.. Poi ci sono i raccordi con le arti figurative e performative offerti da "Vino Nuovo". E i tanti link che, da solo, ci suggerisce il blog "Alzo gli occhi verso il cielo" ( tinyurl.com/y9jlbjrp ): per questa domenica ne ho contati 22. Scritti o in video, sono sempre testi di una certa ampiezza: i loro autori sono abituati a prendere la Parola sul serio, a soffermarsi tra le righe, a meditare ogni dettaglio. Salvo poi chiudere il commento con una frase che, da sola, è capace di fissare l'intera riflessione nella nostra coscienza di credenti, e magari di chiarire dubbi annosi. Così è anche, certamente, per il biblista Piero Stefani, che sul sito de "Il Regno" ha uno spazio settimanale intitolato "La Parola" in cammino ( tinyurl.com/ybnceq94 ). Commentando il Vangelo di oggi, nel quale Gesù parla di sé come della vite e dei discepoli come dei tralci, conclude con un rinvio alla lavanda dei piedi che mi è parso folgorante: «Qui è già detto tutto: Giuda è il tralcio che, pur essendo nella vite, non produce ed è tagliato via».
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