La splendida cornice di Geppi Cucciari
sabato 28 gennaio 2023
C’è un po’ di incertezza all’inizio nel contatto con il pubblico. Eppure questa è la sua forza. Certo non è facile avere come spalla persone che sanno a cosa vanno incontro, ma poi non sono preparate più di tanto per farlo. Del resto non è il loro mestiere. Le cose migliorano via via che il programma avanza e oltre al pubblico arrivano i competenti, il professore d’italiano, la band, gli ospiti e i contributi filmati esterni. Parliamo di Geppi Cucciari e del suo nuovo varietà (scritto con Luca Bottura e molti altri per le regia di Alessandro Renna) il giovedì in prima serata su Rai 3: Splendida cornice, che parte dalla gente in studio divisa in categorie marketing, dalle loro storie, dalle notizie della settimana e dai suoi interpreti, dai libri e dagli scrittori, da ogni forma dell’arte che meriti un riflettore, uno sguardo curioso e a volte divertito. È insomma un tentativo piuttosto riuscito di fare spettacolo con la cultura in senso lato, un cosiddetto «people show culturale» che è appunto nelle corde della Cucciari (ricordiamo anche Che succ3de?) sempre pronta a chiosare tutto con l’immediatezza delle sue battute, ma anche a diventare seria fino a commuoversi se alla vigilia del Giorno della Memoria intervista gli angeli custodi di Liliana Segre (ovvero gli agenti della scorta) o ascolta il giornalista e critico letterario Piero Dorfles (già suo complice in Per un pugno di libri) raccontare e commentare in modo mirabile La tregua di Primo Levi. Per il resto tanta ironia e autoironia televisiva con Intellettuale e quale show («Saluto Roberto Saviano e do il benvenuto a Fabio Volo»), Che tempo che fu e Var possible italian error, che individua gli errori grammaticali di conduttori e ospiti. Dopo di che si può trovare conferma che Lodo Guenzi se la cava anche in versione attore. © riproduzione riservata
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