La “sacra” cucina di “Masterchef”
venerdì 16 dicembre 2022
«C’è un luogo che vive di passioni. Un luogo in cui i sogni possono diventare realtà. Ma perché un sogno diventi realtà la strada è lunga e faticosa. Questo luogo è la cucina di Masterchef. Una gara al massimo delle proprie capacità». L’enfasi con cui la voce fuori campo dà il via alla nuova stagione dello show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, in onda ogni giovedì su Sky Uno alle 21,15 e in streaming su Now, crea l’atmosfera di sfida, quasi da duello, che da sempre caratterizza questo talent culinario per eccellenza e che trova il suo punto di forza nella giuria, come del resto succede in quasi tutti i talent, basti pensare, nel bene e nel male, a Ballando con le stelle. Per cui, squadra che vince non si cambia. Ecco allora che gli chef stellati, ormai anche attori provetti, Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli sono tornati da ieri sera sui loro sgabelli pronti a scendere a turno per assaggiare i piatti preparati dai concorrenti. È questo il momento qualificante, basato sugli sguardi, sulle sospensioni strategiche, sul gioco delle parti, valorizzato da una regia attenta e soprattutto da un preciso montaggio. Un momento di spettacolo in cui verrebbe da dire che la cucina c’entra poco. C’entrano molto più gli improbabili vestiti di Barbieri, i dialoghi e gli sfottò tra giurati e soprattutto le storie degli aspiranti cuochi. In questo si dimostra fondamentale il casting. Insomma, per partecipare a Masterchef bisogna saper cucinare, ma anche avere alle spalle una vita o quantomeno una vicenda che merita raccontare e che possa contribuire a creare emozione o tensione. È per questo che a Masterchef, soprattutto nella fase forse più spettacolare che è quella iniziale delle selezioni, si trema, si piange spesso e solo in qualche caso si esulta. © riproduzione riservata
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: