La morte di Daphne, le ombre di Malta
martedì 24 aprile 2018
Il 16 ottobre 2017, alle 14.58, un'autobomba uccide Daphne Caruana Galizia, 53 anni. È la più importante giornalista investigativa maltese, curatrice di un blog, Running commentary, che ha portato alla luce la rete di corruzione politica sull'isola. Dal giorno del suo assassinio, a seguito di un'inchiesta condotta dalla polizia maltese, dal Fbi e dall'Europol, sono stati arrestati tre uomini, accusati di essere gli esecutori materiali dell'omicidio. I tre sono adesso in attesa del processo. Ma i mandanti restano ignoti. Parte da qui il film-inchiesta Daphne - Esecuzione di una giornalista, andato in onda domenica scorsa alle 21.15 su Sky Atlantic HD e su SkyTg24 e disponibile su Sky On Demand, che racconta la vicenda della giornalista che per anni, in solitudine, ha denunciato l'uso distorto del potere a Malta: la compromissione della politica, i conflitti di interesse, la corruzione. Attraverso testimonianze e documenti, il film racconta chi era Daphne, a chi faceva paura la sua voce, e indaga su quello che è quasi certamente un omicidio politico, i cui mandanti, come detto, restano ancora nell'ombra. Accanto al racconto di parte della vita privata della giornalista, il film ricostruisce i possibili moventi dell'assassinio e la dinamica dettagliata dell'attentato. Al suo interno anche molte interviste esclusive, tra cui quella all'ultima fonte di Daphne: Maria Efimova, ex impiegata della filiale maltese della Pilatus Bank, l'istituto di credito che, secondo la giornalista uccisa, era al centro di losche operazioni e riciclaggio. Non a caso il 20 marzo 2018, come ci informa una delle didascalie finali, il Fbi ha arrestato Ali Sadr Haaheminejad, il proprietario 38enne della Pilatus Bank, per un suo coinvolgimento in «una operazione da oltre 115 milioni di dollari mirata a eludere le sanzioni statunitensi nei confronti dell'Iran, a frodare gli Stati Uniti, a riciclare denaro e a commettere una truffa bancaria. Come conseguenza dell'arresto, le autorità maltesi, dopo un lungo periodo di inattività, hanno imposto il congelamento delle operazioni della banca sull'isola». Narrato con lo stile classico dell'inchiesta, quello che soprattutto colpisce del film è l'immagine che emerge di Malta, che sarà anche un'isola felice per i turisti, ma sembra esserlo molto meno per chi ci vive.
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