La comicità di “Zelig Time”
mercoledì 5 dicembre 2018
Salire nella numerazione del telecomando non è cosa da poco. Essere nei primi dieci è un privilegio. Non c'è da lamentarsi nemmeno entro i cento. Qualche problema inizia quando le cifre diventano tre. Del resto con l'arrivo del digitale terrestre i canali si sono moltiplicati a dismisura. Ognuno di noi si trova alle prese con oltre duecento reti. A passarle in rassegna ci vogliono serate intere. Per cui scendere di numerazione dal 243 al 63 può essere un trionfo. Quantomeno un significativo cambio di posizionamento e di visibilità. La rapida discesa, che per la verità è una scalata, l'ha compiuta nei giorni scorsi Zelig Tv, il canale firmato dalla società di produzione Bananas Media Company in collaborazione con Smemoranda, che dai primi mesi del 2018 ha preso vita intorno allo storico locale milanese di Viale Monza: Zelig, appunto, salito alla ribalta nazionale come fucina di comici grazie all'omonimo varietà condotto per tanti anni da Claudio Bisio sulle reti Mediaset. La programmazione di Zelig Tv per questa stagione si basa su oltre quattrocento ore di produzioni originali che attraversano tutti i generi televisivi. Ovviamente i mezzi economici sono quelli che sono e la qualità ne risente. Quello che comunque non può mancare è il programma caratteristico delle rete, che in questa versione si intitola Zelig Time e che, a differenza del suo illustre predecessore, va in onda il lunedì alle 21,30 direttamente (sia pure registrato) dal locale di Viale Monza proponendo una rassegna di cabarettisti. Lo conducono Federico Basso e Davide Paniate. Sul palco si alternano i comici tra cui Vincenzo Albano, Ippolita Baldini, Alessandro Betti e Simonetta Guarino. Ogni volta come ospite torna un “vecchio” di Zelig. Lunedì scorso è stata la volta di Giovanni Cacioppo. La formula è invariata. Gli attori sfilano uno dietro l'altro. Nella maggior parte dei casi i conduttori fanno da spalla: Paniate gioca il ruolo del “bravo presentatore”, mentre Basso si affida con aria svagata a battute pungenti e surreali. La coppia funziona abbastanza bene. Non altrettanto tutti i comici. Alcuni sono simpatici e già piuttosto preparati. Altri stentano a far ridere o sono irriverenti e si presume che di strada ne debbano fare ancora tanta. Ma Zelig, si sa, è anche una palestra.
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