L'amministratore del condominio è anche "commerciante" nell'Inps
martedì 30 ottobre 2018
Uno zampino della Corte di Cassazione nella tranquilla previdenza degli amministratori di condominio. Per comprendere la novità, contenuta nella sentenza di poche settimane fa, la n. 21900/2018, occorre premettere che gli amministratori condominiali sono assicurati all'Inps nella Gestione separata, inquadrati nella categoria "Amministrazione di condomini e gestione di beni immobili per conto terzi".
Per un migliore svolgimento della loro attività, la gran parte degli amministratori condominiali si è associata in diversi organismi rappresentativi. Sono complessivamente 17, tutti regolarmente registrati al Ministero dell'Economia tra le professioni non regolamentate secondo la legge 4/2013. C'è anche, nella categoria, chi vagheggia la creazione di un vero ordine professionale degli amministratori, con relativo albo nazionale, collegi provinciali ecc. Nel frattempo si fa strada l'idea di un unico elenco nazionale con suddivisioni sul territorio, utile anche per le necessità della Protezione civile.
Oltre alla classica figura dell'amministratore, la gestione del condominio può essere affidata ad una società di servizi, che assomma meglio le diverse competenze specialistiche richieste oggi dall'amministrazione di un immobile residenziale. Lo ha previsto la Riforma del Condominio (legge 220/2012) consentendo che l'incarico possa essere svolto anche da società di persone o di capitali.
È in una di queste situazioni che è intervenuta la Cassazione, che ha legittimato la pretesa dell'Inps di escludere un amministratore (in forma societaria) dalla Gestione separata per assoggettare invece il suo reddito e i contributi alla Gestione dei commercianti. L'iscrizione in questa Gestione è infatti obbligatoria quando è presente un esercizio commerciale e la sua gestione sia svolta, con caratteri di abitualità e prevalenza, dal titolare oppure da un familiare coadiutore o, eventualmente, come socio di una srl che abbia per oggetto un esercizio commerciale. Tanto più – rileva la Corte – che se l'attività fosse stata esclusivamente di natura professionale, e non anche commerciale, si sarebbero realizzate le condizioni per l'iscrizione obbligatoria alla Gestione separata.
Contributi. L'Inps ha ultimato in questi giorni l'elaborazione dei nuovi F24 per il pagamento dei contributi richiesti agli iscritti alla Gestione dei commercianti e degli artigiani per l'anno 2018 e per periodi precedenti non ancora assoggettati.
I nuovi modelli saranno disponibili, in versione precompilata, nel Cassetto Previdenziale, con la sintesi degli importi dovuti, relative scadenze e causali di pagamento.
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