Inps, buonuscita subito con un tasso dell’1%
martedì 31 gennaio 2023
La legge di Bilancio riserva ai pubblici dipendenti un aumento straordinario dell’1,5% dello stipen-dio lordo, soltanto sulle mensilità del 2023, a parziale compenso dell’inflazione e dei ritardi dei rinnovi contrattuali. Il suo importo, essendo in percentuale, aumenta seguendo la progressione delle retribuzioni individuali. È dovuto dal 1° gennaio, ma per vederlo in busta paga gli interessati dovranno armarsi di pazienza. Saltato il mese di gennaio, e ugualmente sarà a febbraio, lo troveranno con gli arretrati nel cedolino di marzo. Questo straordinario aumento della retribuzione è valido ai fini della quiescenza e del calcolo pensionistico, ma non ha effetti per la buonuscita come trattamento di fine servizio. In particolare, per chi è prossimo alla pensione, è in vigore dal 1° febbraio un intervento dell’Inps che supera i ritardi insostenibili nel pagamento del trattamento di fine servizio, che viene differito per legge di diversi mesi secondo la condizione del pensionato. Il ritardo varia da un minimo di 105 giorni in caso di cessazione dal servizio per inabilità o per decesso, fino a 12 mesi per limiti di età e a 24 mesi in caso di dimissioni. Occorre poi aggiungere un minimo di 90 giorni necessari all’Inps per il collegamento con l’amministrazione statale datrice di lavoro e depositaria dei dati di calcolo. Per le pensioni anticipate (come Quota 100) il Tfs decor-re dalla data teorica della pensione ordinaria, e non da quella di effettivo collocamento a riposo.
In alternativa, per la riscossione tutta e subito gli interessati devono ricorrere a un anticipo banca-rio con i suoi oneri di mercato. L’Inps offre ora l’anticipazione ordinaria dell’intero o di parte del trattamento di fine servizio con un finanziamento al tasso dell’1%, senza attendere i termini di legge. Possono richiedere l’anticipazione i dipendenti iscritti alla “Gestione unitaria delle prestazioni creditizie” cessati dal servizio e con diritto al trattamento nell’importo disponibile. La domanda deve essere presentata, a pena di inammissibilità, esclusivamente online sul sito dell’Inps. Il vantaggio dell’iniziativa dell’Istituto si estende a tutte le forme di pensionamento, comprese le uscite con Quota 100, Quota 102 e ora Quota 103, oltre all’anticipo per i “precoci” e alle pensioni di “opzione donna” finora escluse dall’anticipo delle banche. © riproduzione riservata
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