domenica 24 novembre 2002
Il fuoco non si infiamma nel legno umido, lo Spirito Santo non abita nell"anima che ama le comodità.
Molti hanno sentito parlare dei "padri del deserto", i famosi eremiti che vivevano nelle aspre solitudini della steppa arida, soprattutto egiziana. Forse conoscono anche alcuni dei loro detti o apologhi. Ben pochi, invece, sanno che esistono anche le "madri del deserto", donne, spesso aristocratiche, che s"inoltravano in quelle regioni per vivere la stessa esperienza di isolamento, ascesi e preghiera. Qualche mese fa Mondadori ha pubblicato il Meterikon, una raccolta dei detti di queste figure femminili, detti conservati in un manoscritto venuto alla luce nell"Ottocento a Gerusalemme.
Anche noi abbiamo voluto attingervi con questa frase icastica e adatta a chi vuole ribellarsi al "diktat" televisivo del consumismo per ritrovare una spiritualità più calorosa. Il fuoco dello Spirito, infatti, non può accendersi in chi vive a mollo nelle comodità. C"è una sazietà, ai nostri giorni, che impedisce di aver fame di valori più alti, a partire da quelli del silenzio, della preghiera, del distacco, della sobrietà. Un altro aforisma di queste "madri" suona così: «Il fuoco non arde nell"acqua, il pensiero cattivo non nasce nella mente dell"uomo che ama il silenzio e l"astinenza». Un po" di digiuno dalle cose e di pienezza dello spirito può trasfigurare anche chi è appesantito dalle comodità e dalle vanità, rendendolo più libero interiormente.
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