Giletti fa lo scoop con Fantasmi di mafia
martedì 8 novembre 2022
Un po’ Massimo Giletti ci ha giocato, ma dal punto di vista giornalistico uno scoop è sempre uno scoop. Ci riferiamo all’intervista che il conduttore di Non è l’arena ha realizzato con Gaspare Mutolo, il killer di Cosa Nostra poi collaboratore di giustizia, che per la prima volta mostrava il suo volto in tv. Il piatto forte dello speciale Fantasmi di mafia, sabato su La 7, Giletti lo ha fatto attendere facendolo precedere da un’intervista a Salvatore Baiardo, a suo tempo persona di fiducia di boss mafiosi, e poi ripetendo più volte «l’uomo che vedete in ombra…» fintantoché ha fatto accendere su di lui le luci dello studio. Ma al di là della spettacolarizzazione, va dato atto a Giletti che entrambe le interviste, per motivi diversi, erano da seguire con attenzione, anche se il riscontro del pubblico non è stato granché (poco più di 400mila telespettatori, tenendo però conto che era la sera degli show di Rai 1 e di Canale 5). Baiardo, che per anni ha coperto la latitanza dei fratelli Giuseppe e Filippo Graviano, ha detto testualmente che «la trattativa Stato-mafia non si è mai fermata ed è probabile che in un mese o due si arrivi alla cattura di Matteo Messina Denaro», ovvero il mafioso più ricercato. Questo sarebbe da collegare, sempre secondo Baiardo, alla decisione che la Corte costituzionale deve prendere sull’ergastolo ostativo. In quanto a Mutolo, dal suo racconto è emersa chiara, per dirla con Hannah Arendt, la banalità del male: dal sogno dei bambini di entrare a far parte della mafia allo strangolare una persona per poi darla in pasto ai maiali (lo ha raccontato anche con particolari raccapriccianti). Meno male che il suo ravvedimento è stato confermato dall’abbraccio finale con Salvatore Borsellino proprio in Via d’Amelio a Palermo dove fu ucciso il fratello Paolo. © riproduzione riservata
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