Fondo clero: si evitino i riferimenti alla “congrua”
giovedì 27 luglio 2023
T arda la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale che ogni anno aggiorna i contributi pensionistici dovuti dai ministri di culto assicurati al Fondo Clero dell’Inps. La rivalutazione periodica di questi versamenti non segue l’andamento del costo della vita, ma viene effettuata aggiungendo al contributo in corso l’ultima percentuale di aumento rilevata sulle pensioni in carico. Si tratta di una procedura articolata, che impegna l’Inps a rilevare a ritroso i pagamenti delle pensioni dei sacerdoti avvenuti nel corso del 2022. Secondo calcoli di stima, l’importo annuale ora in vigore di 1.769,04 euro (anno 2021) dovrebbe attestarsi su 1.799 euro per gli anni 2022, e anche 2023 e 2024, con un aumento netto di circa 30 euro. Come dovuto, dopo la pubblicazione del nuovo decreto, l’Istituto di previdenza fornirà con apposita circolare i dettagli operativi sugli aggiornamenti. È già accaduto nelle relative circolari del 2020 e del 2021 che l’ente abbia fatto riferimenti al “supplemento governativo di congrua” come modalità di versamento dei contributi. In realtà la “congrua sustentatio” ha rappresentato per molti anni il criterio di sostentamento del clero (e relativi contributi Inps) affidato allo Stato fino al 1984, e poi integralmente sostituito (ben 38 anni fa) dal sistema di sostentamento tramite l’8 mille, nel quale i contributi pensionistici sono interamente a carico della categoria. Inaccettabile ora una terza gaffe sulla materia. L’istituto della congrua ha inoltre lasciato una pesante traccia nel bilancio del Fondo Clero. Col passaggio al sistema di sostentamento del 1985 è rimasto ancora a carico dell’Inps l’ultimo deficit del vecchio sistema statale. Al cambio in euro, l’attuale bilancio del Fondo Clero è tuttora appesantito da 280 milioni di euro alieni. Diocesi di Cuneo. Dal 1° luglio è cessata ufficialmente la distinzione tra la diocesi di Fossano e la diocesi di Cuneo, sostituita dalla nuova circoscrizione ecclesiastica “Diocesi di Cuneo-Fossano”. Agli effetti civili (G.U. del 3 luglio 2023) sono unificati anche alcuni organismi diocesani. Assumono ora le nuove denominazioni di “Seminario diocesano di Cuneo-Fossano” e “Istituto Diocesano per il Sostentamento del clero” al quale dovranno fare riferimento unico per le pratiche personali i sacerdoti incardinati nelle precedenti diocesi locali. © riproduzione riservata
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI