Enti locali, in anticipo il calcolo pensione
martedì 11 luglio 2023
l’Inps riserva un migliore servizio ai dipendenti degli enti del territorio, Regioni, Province, Comuni, Aziende sanitarie, Camere di commercio ecc. iscritti alla Cassa Pensioni Dipendenti Enti Locali (Cpdel), inserita nella Gestione Pubblica dell’Istituto di previdenza. Fra i vari progetti adottati dall’Inps in ambito Pnrr è stato realizzato
il simulatore “La mia pensione futura” reso ora disponibile anche per tutti i dipendenti degli enti locali. Si tratta di una consulenza pensionistica personalizzata, attraverso la simulazione della pensione al termine dell’attività lavorativa. Pertanto, una previsione attendibile, e con una proiezione anche a decorrenze diverse successive all’anno in corso. L’iniziativa fa seguito a un periodo di sperimentazione, in atto già dal 2021, su una platea ristretta di 1.000 lavoratori. Questo ha consentito di perfezionare i dati contributivi accreditati nella Cpdel e necessari per le simulazioni. Un regolare conto assicurativo è infatti determinante per una consulenza completa e soprattutto aperta a diversi scenari pensionistici. Il positivo riscontro da parte delle Sedi Inps ha confermato l’agibilità e l’utilità del servizio. “La mia pensione futura” viene costantemente aggiornato, in parallelo a nuove disposizioni in materia di requisiti di accesso e regime delle decorrenze dell’assegno finale, rendendo quindi la simulazione sempre più realistica e affidabile. Pensami. Insieme al simulatore per i dipendenti degli enti locali, è attivo anche “Pensami” (acronimo di PENSione A Misura), un analogo simulatore che l’Inps ha reso accessibile anche sull’App dell’Istituto. Anche Pensami simula gli scenari pensionistici, ma utilizzando l’app si accede in modo anonimo e senza autenticazioni, inserendo pochi dati anagrafici e quelli relativi alla contribuzione. La simulazione fornisce informazioni sulle pensioni cui è possibile accedere, sia nelle singole gestioni previdenziali sia con eventuale cumulo di altri versamenti. Tuttavia, contrariamente alla “Misura” enfatizzata nel titolo, “Pensami” non offre alcuna indicazione sui prevedibili importi del futuro assegno. Pertanto – precisa l’Inps- non verifica i requisiti pensionistici collegabili a tali importi. L’Istituto avverte inoltre che le simulazioni sono anonime e quindi non sono valide come certificazione o come costituzione di un diritto. © riproduzione riservata
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