mercoledì 3 luglio 2002
Se un uomo parte da certezze, terminerà con i dubbi; ma se si contenta di comunicare coi dubbi, terminerà con certezze.Oggi, festa dell"apostolo Tommaso, vorrei spezzare una lancia a favore del dubbio: dopo tutto, Gesù concede al discepolo dubbioso una possibilità d"appello, pur lodando la fede pura e totale. Certo, sul dubbio si possono dire tante cose negative: crea inerzie, genera scetticismo, rende ansiosa e gretta la vita, offende il prossimo, scoraggia l"esistenza stessa. Tuttavia c"è un aspetto positivo. Ce lo insegna il filosofo inglese Francesco Bacone (1561-1626) nella frase citata. È facile, infatti, incontrare persone dalle certezze così adamantine da rasentare il fondamentalismo e da svelare il veleno dell"assolutismo intollerante.Un altro sapiente, contemporaneo di Bacone, il francese Montaigne, osservava che «il molto sapere porta l"occasione di più dubitare». Chi ha una vasta conoscenza vede, infatti, la complessità della realtà ed è molto più attento a evitare l"arroganza definitoria, la convinzione dell"essere detentore di tutta la verità. È quest"ultimo lo stile del confronto dei nostri giorni ove ognuno è convinto di stringere tra le mani la verità solo perché ha imparato qualcosa o semplicemente perché ha la voce più grossa. Un po" di sano dubbio, di esitazione, di cautela, di rispetto non potrebbe che essergli benefico. Uno solo può vedere e tenere insieme con un unico sguardo tutta la verità con le sue infinite facce che la rendono simile a un diamante. E costui è Dio.
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