Da Lisa alla Milani le storie vere della tv
martedì 3 luglio 2018
Ora o mai più. Il titolo è perentorio. Ma l'occasione è unica. L'ha colta più degli altri Lisa, aggiudicandosi la prima edizione del talent show di Rai 1 ideato da Carlo Conti e condotto da Amadeus per quattro venerdì di giugno. L'opportunità è stata offerta a otto cantanti finiti per vari motivi nel dimenticatoio dopo un grande e improvviso successo: Marco Armani, Alessandro Canino, Massimo Di Cataldo, I Jalisse, Valeria Rossi, Stefano Sani, Donatella Milani (sostituita in corso d'opera da Francesca Alotta) e Lisa, appunto, che sulla cresta dell'onda ci sarebbe rimasta se non fosse stato per un tumore al cervello che l'ha costretta a uno stop di alcuni anni. Agli otto in gara erano abbinati altrettanti maestri (ovvero colleghi di successo più duraturo) con la funzione anche di giuria: Marcella Bella, Loredana Bertè, Orietta Berti, Red Canzian, Fausto Leali, Marco Masini, Patty Pravo e Michele Zarrillo. Il programma è andato bene, ha registrato ottimi ascolti senza ricorrere a particolari originalità: coach e giurati si ritrovano dappertutto anche se qui svolgevano un doppio ruolo. A funzionare sono stati la nostalgia e il revival, ma soprattutto le storie di vita e di riscatto. Le puntate erano costruite bene con i successi unici dei “dimenticati”, i duetti con i maestri intonando i loro cavalli di battaglia e il racconto del perché di un oblio segnato da malattie, depressioni, scelte sbagliate, ma anche dalla voglia di ripartire. Non è un caso che Lisa, a parte i meriti propri, abbia vinto in coppia con Masini, uno che il successo l'ha mantenuto con i denti, ribellandosi a un mondo che lo avrebbe stritolato e forse ridotto anche lui a Ora o mai più. Il cantante fiorentino ebbe il coraggio al momento opportuno di mandare molti a quel paese con un brano, che fece scalpore soprattutto per il titolo, nel quale cantava che «la musica è cattiva, è una fossa di serpenti / e per uno che ci arriva quanti sono i fallimenti...». Che le storie in Ora o mai più siano state determinanti lo dimostrano anche le reazioni positive all'uscita di Donatella Milani quando ha spiegato di averlo fatto per stare vicina alla madre morente. Del resto, che altro deve fare la tv se non raccontare storie che meritano di essere raccontate? Meglio ancora se lo fa in mezzo alla musica, che è pur sempre spettacolo, e con la quale condivide una positiva complicità.
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