Congedi, le tutele non hanno ombre
martedì 19 novembre 2013
Migliaia di lavoratori hanno atteso nelle scorse settimane il ripristino dei diritti pensionistici collegati alle donazioni di sangue e ai congedi familiari di assistenza, dimenticati – se pure non omessi – dalla riforma Fornero. La ricomposizione della materia dei contributi figurativi Inps (sono questi i termini giuridici della vicenda) a favore degli interessati è avvenuta all'interno della legge 125 del 30 ottobre scorso, varata dopo un frenetico susseguirsi di approvazioni tra Camera e Senato. Giusto in tempo prima che ogni iniziativa di rettifica venisse bruciata dai limitati tempi a disposizione del Parlamento.Le espressioni giuridiche adottate dalla legge 125, con precisi rimandi e riferimenti, suscitano tuttavia alcune perplessità di interpretazione, in particolare sulla materia dei congedi familiari (segnalate dal lettore E. Bortolotti). Una materia molto articolata che ha subìto nel corso degli anni interventi progressivi a favore della famiglia, fino alla pubblicazione del Testo Unico sulla maternità e paternità, il decreto legislativo n. 151 del 26 marzo 2001.È a questo Testo che la nuova legge 125, all'art. 4 bis, opera i necessari rimandi per il ripristino dei diritti pensionistici relativi ai congedi di assistenza della legge 104/92. Il Testo Unico, in particolare all'art. 42, regola i riposi e i permessi per i figli con handicap grave ed i trattamenti ad essi collegati, economico, normativo e previdenziale, citando espressamente la nota legge 104.Il Testo unico risulta quindi onnicomprensivo dei diritti di assistenza, significativi per tante persone già toccate dalla sofferenza.Gennaio 2014. La legge per le donazioni e i congedi va ad aggiungersi a quanto stabilito, appena lo scorso agosto, dalla legge 124 relativa all'Imu. Vi è contenuta una disposizione favorevole per un gruppo di 2.500 lavoratori che nel corso del 2011 risultavano in congedo per l'assistenza a persone disabili diverse dai figli, oppure che avevano fruito dei permessi giornalieri previsti dalla legge 104. In queste condizioni, possono accedere alla pensione di vecchiaia e di anzianità con le regole anteriori alla riforma Fornero. Quanto all'età e ai contributi, devono essere completati entro la data del 6 dicembre 2014.Di fatto vengono però esclusi i lavoratori che abbiano maturato i vecchi requisiti nel corso del 2012 o del 2013 dal momento che la pensione pro disabili, per espressa disposizione della legge, non può avere decorrenza anteriore al 1° gennaio 2014.Parenti dei disabili. Con la circolare 159 di venerdì scorso, l'Inps prende atto della sentenza della Corte costituzionale (n. 203/2013) che riconosce il diritto al congedo straordinario anche ai parenti entro il 3° grado di una persona con grave disabilità. Il diritto sorge in assenza di persone che possano prendersi cura del disabile, vale a dire in mancanza di altri familiari oppure di decesso o di malattie invalidanti dei parenti più stretti (coniuge, genitori, figli, fratelli ecc.).
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