Con don Pozza il Papa su Tv2000
mercoledì 19 febbraio 2020
Un Papa dai toni colloquiali e al tempo stesso profondi, capace di affermazioni immediate come «Dio non è Mandrake» e di concetti complessi come la necessità di non limitarsi a credere in un Dio Padre, Onnipotente e Creatore. «Io non credo soltanto in questi tre – afferma –: credo in un Dio che è anche Redentore». Un Papa che per spiegare il concetto di Dio Padre si fruga in tasca e tira fuori una piccola scultura in legno di una mano che accoglie nel palmo un bambino. Ma subito dopo avverte: «Se esiste Dio, esiste anche Satana, il seduttore». La differenza è che bisogna credere al primo e combattere il secondo. E al Credo è appunto dedicato il terzo appuntamento su Tv2000 di Papa Francesco che conclude la trilogia sulla preghiera iniziata con il Padre Nostro e proseguita con l'Ave Maria. Anche Io credo, titolo di questa serie in onda il lunedì alle 21,05 per otto settimane, è condotto da don Marco Pozza, che firma il programma assieme ad Andrea Salvadore, autore e regista. Come rilevato in passato, Papa Francesco in video risulta di grande impatto. A renderlo familiare sono i primi piani con quel volto sereno, lo sguardo, il sorriso, l'aria riflessiva e l'accento straniero: «Come si dice in italiano?», chiede quando deve esprimere un concetto un po' più difficile. Ma anche questa volta non c'è solo il Papa: ci sono altri personaggi e altre storie. Ci sono non credenti come il filosofo Salvatore Natoli, pronto a confrontarsi sul tema del credere, lui che si dichiara «credente d'ambiente, erede di una tradizione, quella della credenza-appartenenza» ed è autore di un volume che non a caso s'intitola Il cristianesimo di un non credente. In ogni caso tutte le riflessioni vengono intercalate dalle esperienze, dalla traduzione del Credo nella pratica. Ecco allora la storia di don Beppe Gobbo e della cooperativa sociale “Radicà” da lui fondata a Calvene in provincia di Vicenza per accogliere ragazzi in difficoltà. Il fil rouge è però un percorso francescano dalla Verna ad Assisi, che don Marco, il prete dalle scarpe da ginnastica bianche, percorre in mountain bike fornendo così anche l'occasione per altre immagini la cui bellezza non può che rimandare a quel Dio Creatore del Credo.
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