Che mal di plastica in “Presa diretta”
mercoledì 15 marzo 2023
Produciamo troppa plastica e ne ricicliamo troppo poca, solo il nove per cento. Il resto finisce dappertutto: negli oceani, nei fiumi, sotto terra, ma anche nel nostro corpo in forma di microplastiche. L’ultima puntata di Presa diretta, il programma di Riccardo Iacona il lunedì in prima serata su Rai 3 (uno dei pochi che continua a fare inchieste sul campo), ha documentato per filo e per segno i percorsi di un materiale dalla vita brevissima nelle nostre mani, ma indistruttibile nell’ambiente e che gli scienziati hanno incredibilmente individuato anche nel sangue umano. Altrettanto incredibile è che in Turchia si trovino disperse migliaia di tonnellate di plastica provenienti da tutta Europa, Italia compresa. Sono state spedite lì nella convinzione che venissero riciclate. In realtà fanno da sfondo a campi di grano o addirittura vengono bruciate. In alcuni casi, la presenza di tetrapak oltre la plastica, dimostra che esiste anche un traffico illegale di rifiuti. Di discarica in discarica, sulle tracce di plastica e incendi, il reportage a firma di Teresa Paoli (ormai una garanzia del programma), documenta che l’Europa ha esportato in Turchia insieme alla plastica un pezzo di terra dei fuochi. E se l’inquinamento da plastica è in preoccupante aumento, non c’è alternativa a ridurre la produzione e incentivare riuso e riciclo. Presa diretta ha dimostrato che anche questo è possibile con gli esempi virtuosi della Norvegia, che adotta il sistema di deposito cauzionale, e della Francia, che ha dichiarato guerra totale alla plastica monouso. In quanto alle firme del programma, oltre alla rammentata Teresa Paoli, è doveroso citare tutti i componenti del racconto «Mal di plastica»: Eugenio Catalani, Daniela Cipolloni, Fabio Colazzo, Alessandro Marcelli, Eleonora Tundo e Paola Vecchia. © riproduzione riservata
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