“C'è posta per te”, ritrito e vincente
martedì 25 gennaio 2022
Nel vedere sabato su Canale 5 l'inizio di C'è posta per te ci siamo illusi che il programma di Maria De Filippi avesse preso una strada diversa: lacrime sì, a più non posso, ma per storie costruttive, proprio come quella di due giovani sposi con lui rimasto paralizzato a causa di una caduta dalla bicicletta e lei che lo accudisce senza fargli pesare niente, sin dal primo momento, da quando lo vide immobile nel letto d'ospedale e gli disse di non preoccuparsi perché tanto a casa avevano l'ascensore. Una storia d'amore e di riconoscenza premiata dalla presenza in studio di Luca Argentero. Nella narrazione, la De Filippi è brava, anche se si dilunga un po' troppo, ma questo rientra nel format che prevede ampio spazio alla riscrittura da parte degli autori del programma di quanto raccontato da colui che rivolge l'invito e indirizza la lettera. Il risultato sono pagine di letteratura popolare. E fin qui ci sarebbe poco da dire, se non arrivassero storie come la seconda di sabato scorso, quella di una figlia che il padre non vuole più vedere, stando almeno alla diretta interessata. In questo caso, come tante altre volte, ci siamo ritrovati di fronte a situazioni tristi, a persone sprovvedute, incapaci anche di esprimersi, che si sono rinfacciate di tutto, con la conduttrice che trascina a fatica una storia angosciante aiutata dai ripetuti applausi del pubblico chiamato a sostenere i protagonisti, ma anche a riempire i silenzi. Eppure, nonostante questo, nonostante la formula immutata (l'invito in studio, il dialogo con la persona di là dalla “busta”, la decisione di aprirla o meno per incontrarla), nonostante la lunghezza (2 ore e 54 minuti al netto della pubblicità), il pubblico dopo 25 edizioni continua a premiare C'è posta per te con oltre 5 milioni e mezzo di telespettatori.
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