«Chi l'ha visto?» rimesta nel torbido
venerdì 16 settembre 2016
Èuna delle trasmissioni più longeve tra i palinsesti Rai e non solo. È nata nel 1989 nella terza rete diretta da Angelo Guglielmi. Da dodici anni la conduce Federica Sciarelli, con ascolti piuttosto alti, anche per l'ultimo debutto serale, mercoledì (oltre due milioni di telespettatori), dopo la novità della striscia quotidiana, intorno a mezzogiorno e mezzo, iniziata lunedì scorso: venti minuti esatti, con tanto di countdown, in diretta dalla redazione del programma, puntando soprattutto sull'appello per gli scomparsi «per dare una mano - come spesso ripete la conduttrice - ai familiari». Quanto l'idea della scomparsa funzioni in tv lo ha colto benissimo Mirella Poggialini, che per tanti anni su queste colonne ha curato da par suo la rubrica di critica televisiva («L'indice») e di cui, proprio ieri, è stato presentato a Milano il diario della sua malattia (Il tempo che rimane). Di Chi l'ha visto? Mirella si era occupata più volte, ma in una delle sue ultime recensioni, l'11 luglio 2014 (le avrebbe interrotte per causa di forza maggiore il mese dopo), notava con grande acume che «la scomparsa, con il suo carico emotivo di sbalordimento e incredulità, è argomento di forte impatto, in cui si intrecciano, alle voci di chi cerca, le immagini di chi è sparito, con ombre cupe che si addensano sui sospetti e le voci e i volti di chi racconta, che molto dicono, al di là delle parole, su situazioni e tensioni, rammarico e ansia. Basterebbe questo, per creare quell'attenzione che la trasmissione garantisce». Ma il problema è che Chi la visto?, nata come trasmissione di servizio, è divenuta contenitore dei «mali del vivere». Ecco allora che anche in questo esordio stagionale la Sciarelli (che si è ripresentata con il piglio che conosciamo) ha rispolverato per l'ennesima volta, sulla base delle anticipazioni del settimanale Giallo, il caso di Roberta Ragusa, tirando in ballo, questa volta, le testimonianze dei figli minorenni che in qualche modo incastrerebbero il padre mettendo in evidenza le contraddizioni nel racconto di quella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 in cui la moglie, a San Giuliano Terme in provincia di Pisa, è scomparsa senza lasciare traccia. E poi ancora, tra gli altri, i casi di Angela Celentano e di Emanuela Orlandi a conferma che in tv si rimesta sempre nelle solite storie: mattino, pomeriggio e sera.
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