Tumulata ad Avellino la salma di Sullo, il più giovane costituente
Anche il presidente della Camera Fontana e della Regione De Luca al rito funebre, a 25 anni dalla scomparsa, promosso da Gianfranco Rotondi, presidente della fondazione intitolata allo statista irpino

«Un esempio importante che ha dato tanto al Parlamento, al governo e a questi territori attraverso una azione politica sempre aventi rispetto ai tempi». Così il presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, intervenuto ad Avellino alla cerimonia per il ritorno nel capoluogo irpino della salma di Fiorentino Sullo e della moglie Elvira de Laurentiis, che sono state tumulate nel cimitero cittadino. L’iniziativa è stata assunta dalla Fondazione dedicata alla memoria del politico democristiano in occasione del 25esimo anniversario della scomparsa e a tre anni dalla morte della consorte, il 2 luglio del 2022.
Eletto all'Assemblea Costituente nel 1946 per la Democrazia Cristiana, all'apertura della seduta inaugurale, in quanto deputato più giovane, fu designato segretario dell'assemblea. Più volte ministro, lo si ricorda per una innovativa riforma urbanistica che propose da ministro dei Lavori Pubblici, ma che non fu approvata sull’onda delle durissime resistenze dei costruttori; e per la riforma dell’esame di Stato, approvata da ministro della Pubblica Istruzione sulla spinta della Contestazione del Sessantotto, poi rimasta in vigore per più decenni.
«Persone come Sullo, deputato alla Costituente, parlamentare per nove legislature, cinque volte ministro - ha aggiunto Fontana - hanno ricostruito il Paese dopo la Seconda guerra mondiale e ci hanno dato la possibilità di vivere in un Paese che considero straordinario. Mai dimenticarsi della eredità che ci hanno lasciato: ci aiuta a risolvere i problemi che oggi abbiamo di fronte». Prima di lui Gianfranco Rotondi ha definito la cerimonia di traslazione delle spoglie un «gesto storico», perché «si tratta dell'ultimo funerale di un padre costituente, seppur differito di 25 anni». Al rito che è stato celebrato nella Chiesa del Rosario, al Corso di Avellino ha partecipato anche il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che da sindaco di Salerno, dove Sullo aveva scelto di vivere gli ultimi suoi anni, con lo statista democristiano aveva mantenuto un rapporto di stima e amicizia.
Durante la funzione commemorativa ha preso la parola anche il sindaco di Avellino Laura Nargi, che ha avuto parole di commozione nel ricordare la figura del nonno paterno, sindaco di Castelvetere che ebbe lunga dimestichezza con Sullo.
L'iniziativa, come detto, è stata fortemente voluta dalla fondazione Fiorentino Sullo presieduta dall’ex ministro Gianfranco Rotondi, allievo e biografo dello statista irpino, e dal Comune di Avellino, con l'alto patrocinio della presidenza del Consiglio dei ministri. Sullo, nato a Paternopoli (in provincia di Avellino) nel 1921 è morto a Salerno, città in cui si era trasferito negli ultimi anni della sua vita. Le spoglie erano state già trasferite nelle scorse ore dal cimitero di Torella dei Lombardi a quello di Avellino. Di qui sono state portate in mattinata nella chiesa del Rosario per la messa funebre, celebrata dal vicario del vescovo, don Pasquale Iannuzzi. «Oggi ricordiamo la sua lunga attività politica – ha detto il celebrante nell'omelia - una missione non tanto diversa nello spirito, quella di lavorare per il bene comune, servire senza tornaconto personale e costruire una società più giusta. Ha vissuto gran parte della sua vita al servizio delle istituzioni, intendeva la politica come vocazione e servizio. È stato un uomo delle istituzioni, ma non si è mai limitato all’esteriorità della politica, bensì cercava di dare un'anima alle leggi, mettendo al centro le persone, soprattutto quelle più fragili». Il presidente della Camera e il governatore si sono seduti uno accanto all'altro, al primo banco, insieme a Rotondi e alla sindaca Nargi. Al termine della celebrazione il feretro avvolto nel tricolore è stato riportato al cimitero di Avellino e riposto in un sarcofago antico lavorato a mano, che è stato sistemato nei pressi dell'ingresso monumentale, nella parte storica del cimitero, dove è stata posizionata un'insegna commemorativa, con l'epitaffio che recita: «Qui riposano Fiorentino Sullo, professore, membro dell'Assemblea costituente e della Camera dei Deputati per otto legislature, ministro della Repubblica, consigliere di Stato, e la sua diletta sposa Elvira De Laurentiis».
«È importante ricordarsi di queste persone, che hanno ricostruito l'Italia dopo la Seconda guerra mondiale, perché ci hanno dato la possibilità di vivere in un Paese che considero straordinario, pur con tutti i problemi che abbiamo e che dobbiamo risolvere», ha detto il presidente della Camera. «Non dobbiamo mai dimenticarci dell’eredità lasciata da una persona importante come Sullo - ha detto ancora Fontana -, è stata una persona innamorata del proprio territorio, che si è impegnata molto fin da giovane. Un esempio importante, mantenuto anche all'interno del suo partito, creando a volte anche degli scontri sulle sue posizioni, che erano all'avanguardia. Una persona che ha dato molto alla Camera, al governo, all'Italia e a questi territori» Prima di entrare in chiesa per la celebrazione religiosa, Fontana si è fermato a parlare con la figlia di Sullo, Marcella, giornalista Rai, alla quale ha consegnato un libro edito dalla Camera che contiene i discorsi parlamentari pronunciati dal papà, fatto ripubblicare dallo stesso Fontana con una sua prefazione.
«Da uomo mite e rigoroso, Fiorentino Sullo ci lascia questa grande eredità: nella vita conta la coerenza e la politica che si riduce a praticismo e rinuncia a trasmettere i valori è una politica che non vale nulla. Stiamo attenti perché' la nostra democrazia si sta riducendo a un guscio vuoto, privo di valori fondamentali», ha detto il presidente della Campania, De Luca, al termine della cerimonia.
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