Terzo Settore, Iv: «Mondo vivo e concreto, basta spot»

«Noi parliamo delle questioni sul sociale, Meloni no», così Matteo Renzi introducendo l'evento organizzato dal suo partito “Impatto sociale: il futuro del non profit è adesso”
March 6, 2025
Terzo Settore, Iv: «Mondo vivo e concreto, basta spot»
Matteo Renzi e la deputata Maria Chiara Gadda all'evento di Iv sul Terzo Settore, al Senato
«Noi di Italia Viva parliamo delle questioni che riguardano il sociale, quelle del Terzo settore, che sono le vere questioni che ci interessano in questa fase in cui la Meloni non parla...,», ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi, aprendo al Senato l’evento organizzato dal suo partito “Impatto sociale: il futuro del non profit è adesso”.
L’impegno di Iv, sostiene l’ex premier, viene portato avanti nel silenzio di Meloni su questo tema. Nell’incontro dedicato al mondo del non profit e del volontariato, Renzi non ha risparmiato critiche all’attuale Governo. Meloni «è camaleontica, ha mille facce e forse non ne ha nessuna»: questo è il problema per il senatore, che ha poi sottolineato come anche su altri temi internazionali sia poco semplice capire che posizione prende la premier. «Con Giorgia Meloni è difficile dare giudizi, da tre mesi scappa dal Parlamento». Per il leader di Iv le prossime elezioni saranno un referendum tra “Meloni sì” e “Meloni no”. Quest’ultimo è il gruppo in cui sta il M5s e il Pd: «Ma c’è anche un centro che guarda a sinistra, che si occupa del Terzo settore, che parla al mondo del Jobs act e che è garantista». Renzi si augura dunque di dibattere nel merito e non per slogan, e rivendica che loro «qualcosa, per il mondo del Terzo Settore», l'hanno fatto, a partire dalla riforma del 2016, portata avanti dall'allora sottosegretario al Lavoro, Luigi Bobba.
Dall’evento dedicato al mondo delle organizzazioni e delle associazioni non profit, Iv promette di farsi carico «di proposte in grado di rilanciare e rafforzare questo pilastro fondamentale di coesione sociale e innovazione economica e produttiva», ha spiegato Maria Chiara Gadda, deputata che nel partito renziano si occupa di questa materia. «Quando si parla di Terzo Settore, di economia sociale, anche in Parlamento – ha proseguito –, spesso manca il vocabolario e quando manca il vocabolario si trovano delle soluzioni a spot. E invece ci vogliono misure stabili, misure strutturali che creano continuità». Le opportunità ci sono all’interno del nuovo quadro di indirizzo dell’economia sociale, «ma dobbiamo riempirle di contenuto. Le cornici legislative sono essenziali, però poi dobbiamo anche declinarle. E nel Terzo Settore di effimero non c’è niente, anzi abbiamo grandissima concretezza e grandissima capacità di generare valore».
Il mondo del non profit e del volontariato «è più che mai vivo e vitale, nonostante i messaggi contraddittori che arrivano dal Governo dal tetto al 5%, costato alle associazioni 28 milioni di euro, e che il Governo ha scelto di mantenere, bocciando emendamenti anche di maggioranza, al taglio alle detrazioni sulle donazioni al fondo contro la povertà educativa, ridotto a 3 milioni di euro»: è l'avvertimento arrivato infine dal convegno. Alla tavola rotonda si è parlato anche di sport: Damiano Lembo, presidente dell'U.S. Acli, ha sottolineato che «a quasi un anno e mezzo dall'ingresso in Costituzione lo sport, di tutti e per tutti, è ancora solo un valore e non un diritto. Un'agenzia educativa di primaria importanza non trova adeguata attenzione da parte delle istituzioni in termini di crescita e di programmazione».

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