lunedì 24 maggio 2021
All'omelia nella Basilica: la missione dei cristiani oggi è quella di portare consolazione. I tre consigli dello Spirito Santo. Al Regina Coeli: la Chiesa è come un fiume, l'importante è starci dentro
Il Papa ha presieduto ieri, nella solennità di Pentecoste, la celebrazione eucaristica nella Basilica di San Pietro

Il Papa ha presieduto ieri, nella solennità di Pentecoste, la celebrazione eucaristica nella Basilica di San Pietro - Reuters

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La Chiesa in questo tempo è chiamata a portare consolazione "non facendo grandi discorsi, ma facendoci prossimi; non con parole di circostanza, ma con la preghiera e la vicinanza". Lo ha detto il Papa ieri nella solennità di Pentecoste, celebrando Messa nella Basilica di San Pietro in Vaticano con un migliaio di fedeli e oltre sessanta concelebranti. IL TESTO DELL'OMELIA

Per la Chiesa "oggi è il tempo della consolazione. È il tempo del lieto annuncio del Vangelo più che della lotta al paganesimo. È il tempo per portare la gioia del Risorto, non per lamentarci del dramma della secolarizzazione. È il tempo per riversare amore sul mondo, senza sposare la mondanità. È il tempo in cui testimoniare la misericordia più che inculcare regole e norme".

I 3 "consigli" dello Spirito

Francesco ha indicato tre "consigli" che lo Spirito Santo ci dà. "Il primo consiglio dello Spirito Santo è: 'Abita il presente'". "Non c’è tempo migliore per noi: adesso, lì dove siamo, è il momento unico e irripetibile per fare del bene, per fare della vita un dono".

Il secondo consiglio è "'Cerca l'insieme'. L’insieme, non la parte. Lo Spirito non plasma degli individui chiusi, ma ci fonda come Chiesa nella multiforme varietà dei carismi, in un’unità che non è mai uniformità". E ne sono esempio gli apostoli, molto diversi tra loro, con "visioni del mondo differenti". Eppure "quanto ricevano lo Spirito impararono a non dare il primato ai loro punti di vista umani, ma all'insieme di Dio". "Oggi, se ascoltiamo lo Spirito", ha detto papa Francesco all'omelia, "non ci concentreremo su conservatori e progressisti, tradizionalisti e innovatori, destra e sinistra, no: se i criteri sono questi, vuol dire che nella Chiesa si dimentica lo Spirito". E ha aggiunto: "Il Paraclito spinge all'unità, alla concordia, all'armonia delle diversità. Ci fa vedere parti dello stesso Corpo, fratelli e sorelle tra noi. Cerchiamo l'insieme!".

Infine, il terzo consiglio: "'Metti Dio prima del tuo io'. È il passo decisivo della vita spirituale, che non è una collezione di meriti e di opere nostre, ma umile accoglienza di Dio. Il Paraclito afferma il primato della grazia".

Regina Coeli: la Chiesa è come un fiume, l'importante è starci dentro

Al Regina Coeli, da piazza San Pietro, il Papa ha richiamato all'unità: "Nella Chiesa ci sono dei gruppetti che cercano sempre la divisione, di staccarsi dagli altri. Questo non è lo spirito di Dio: lo spirito di Dio è armonia, è unità, unisce le differenze. Un bravo cardinale, è stato arcivescovo di Genova, diceva che la Chiesa è come un fiume, l'importante è stare dentro. La Chiesa è per tutti".

"Il giorno di Pentecoste - ha proseguito - i discepoli di Gesù erano ancora disorientati e impauriti. Non avevano ancora il coraggio di uscire allo scoperto. Anche noi, a volte, preferiamo rimanere tra le mura protettive dei nostri ambienti. Ma il Signore sa come raggiungerci e aprire le porte del nostro cuore. Egli manda su di noi lo Spirito Santo che ci avvolge e vince tutte le nostre titubanze, abbatte le nostre difese, smonta le nostre false sicurezze".

"Lo Spirito ci rende nuove creature, così come fece quel giorno con gli Apostoli, ci rinnova. Essi, dopo aver ricevuto lo Spirito Santo non furono più come prima, li ha cambiati, ma uscirono e cominciarono a predicare che Gesù è risorto, è il Signore, in maniera che ognuno li capiva nella propria lingua. Lo Spirito è universale, è per tutti, cambia il cuore, allarga lo sguardo dei discepoli. Li rende capaci di comunicare a tutti le grandi opere di Dio, senza limiti - aggiunge Francesco - oltrepassando i confini culturali e religiosi entro cui erano abituati a pensare e a vivere. Li mette in grado di raggiungere gli altri rispettando le loro possibilità di ascolto e di comprensione, nella cultura e linguaggio di ciascuno. In altre parole, lo Spirito Santo mette in comunicazione persone diverse realizzando l'unità e l'universalità della Chiesa".

"Chiediamo oggi - dice il Papa - alla Vergine Maria, Madre della Chiesa, di intercedere perché lo Spirito Santo scenda in abbondanza e riempia i cuori dei fedeli e accenda in tutti il fuoco del suo amore".

Al termine Francesco ha invitato a pregare per la popolazione della Colombia e in particolare per i poveri, per chi nella regione di Goma in Congo è costretto a lasciare la propria casa a causa delle eruzioni vulcaniche e per i fedeli cattolici in Cina che oggi celebrano la festa della Beata Vergine Maria.

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