lunedì 3 aprile 2023
Nell'omelia la sintesi della Passione di Cristo nelle parole pronunciate sulla croce: "Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?" e il Papa ricorda i tanti "cristi abbandonati" di oggi
Il Papa: avete pregato per me, grazie

ANSA

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Una piazza San Pietro affollata da circa 60mila fedeli accoglie, alle 10 di domenica mattina, papa Francesco che il giorno dopo le dimissioni dal Policlinico Gemelli non rinuncia a presiedere la celebrazione della Domenica delle Palme che apre la Settimana Santa.

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Ai piedi dell'obelisco, il Papa benedice i rami di ulivo che tanti stringono nelle mani a cui segue la lettura del brano del Vangelo di Matteo che descrive l'episodio dell'ingresso di Cristo a Gerusalemme mentre la folla acclamava: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore". Poi i concelebranti, cardinali, vescovi e sacerdoti, salgono in processione, lungo il corridoio tra le fila dei fedeli, verso il sagrato della Basilica per dare inizio alla Messa, seguiti da Francesco in papamobile. Ciascuno porta con sè un ramo di palma intrecciato, il palmurello, simbolo di pace. Celebrante all’altare è il cardinale Leonardo Sandri, vice decano del Collegio Cardinalizio.


All'inizio la voce arriva flebile e a tratti affannata. "Anche io ho bisogno che Gesù mi accarezzi, si avvicini a me, e per questo vado a trovarlo negli abbandonati, nei soli", ha confidato il Papa nell'omelia tutta incentrata sul passo del Vangelo di oggi in cui Gesù chiede: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?". E "Gesù abbandonato ci chiede di avere occhi e cuore per gli abbandonati", sottolinea Papa Francesco elencando le situazioni di fragilità nel mondo e includendo anche i neonati che vengono abortiti.
"Ci sono popoli interi sfruttati e lasciati a sé stessi; ci sono poveri che vivono agli incroci delle nostre strade e di cui non abbiamo il coraggio di incrociare lo sguardo; ci sono migranti che non sono più volti ma numeri; detenuti rifiutati, persone catalogate come problemi. Ma ci sono anche tanti cristi abbandonati invisibili, nascosti - sottolinea il Papa -, che vengono scartati coi guanti bianchi: bambini non nati, anziani lasciati soli, che può essere tuo papà, tua mamma, il nonno o la nonna, abbandonati nei geriatrici; ammalati non visitati, disabili ignorati, giovani che sentono un grande vuoto dentro senza che alcuno ascolti davvero il loro grido di dolore e non trovano un'altra strada che il suicidio", avverte il Pontefice.
Poi ha ricordato il clochard morto di recente proprio nella zona del Vaticano: "Penso, alcune settimane fa, a quell'uomo cosiddetto di strada, tedesco, che morì sotto il colonnato solo, abbandonato. E' Gesù per ognuno di noi. Tanti hanno bisogno della nostra vicinanza, tanti abbandonati".

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All'Angelus papa Francesco ha ringraziato quanti hanno pregato per lui in questi giorni di ricovero: "Vi ringrazio per la vostra partecipazione e anche per le vostre preghiere, che nei giorni scorsi avete intensificato. Grazie davvero". E non è mancato il suo pensiero alla "martoriata Ucraina".

Ringraziando la missione della "carovana per la pace" (organizzata dall'associazione Papa Giovanni XXIII, con Focsiv, Pro Civitate Christiana e Pax Christi), in questi giorni in missione ad Odessa, il Papa ha lanciato un appello: "Ci uniamo a questo gesto con la preghiera, che sarà più intensa nei giorni della Settimana Santa".

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