giovedì 10 febbraio 2022
Il Pontefice visiterà le città di La Valletta, Rabat, Floriana e l'isola di Gozo
Papa Francesco durante un recente viaggio apostolico (2017)

Papa Francesco durante un recente viaggio apostolico (2017) - Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

Accogliendo l'invito del Presidente della Repubblica di Malta, delle Autorità e della Chiesa Cattolica del Paese, papa Francesco compirà un viaggio apostolico a Malta nei giorni 2 e 3 aprile 2022, visitando le città di La Valletta, Rabat, Floriana e l'isola di Gozo,la seconda più grande dell'arcipelago maltese e separata da Malta da un braccio di mare di soli 5 chilometri.

La visita a Malta era stata fissata per il 31 maggio 2020, poi rinviato a causa della pandemia di Covid,

Quello a Malta, antica sede dell’omonimo Ordine cavalleresco, che oggi conta meno di 500mila abitanti, oltre il 90% dei quali cattolici, sarà il 36.mo viaggio apostolico di Jorge Mario Bergoglio, dopo l'ultimo dello scorso dicembre a Cipro e in Grecia.

Sarà il terzo Pontefice negli ultimi trent'anni a visitare l'isola del Mediterraneo: prima di lui Giovanni Paolo II vi fece tappa nel 1990 e nel 2001, quest’ultima volta per beatificare dun Ġorġ Preca, primo santo maltese nella storia del cattolicesimo, suor Adeodata Pisani, badessa del monastero di San Pietro nella cittadina di Medina, e Nazju Falzon, frate minore che assistette i soldati maltesi durante la Guerra in Crimea. Benedetto XVI si era recato invece a Malta il 17 e 18 aprile 2010, per celebrare il 1950° anniversario del naufragio di San Paolo sull'isola nel 60 d.C.

L'invito ufficiale a recarsi nel Paese era giunto tre anni fa dal presidente George Vella, durante la visita in Vaticano del 16 settembre 2019. In quell'occasione, il leader maltese ricordava il legame antico tra i Pontefici e l'arcipelago mediterraneo, riferendo al Papa che le autorità civili e religiose maltesi attendevano da tempo il suo arrivo e rammentando la doppia visita di Karol Wojtyla. A quell'udienza era seguito, due mesi dopo, a dicembre 2019, un incontro privato "previsto da tempo" con il premier già dimissionario Joseph Muscat.

Papa Francesco ha incontrato invece il primo ministro di Malta, Robert Abela, con il quale aveva affrontato varie tematiche di comune interesse come la situazione europea ed internazionale, l’importanza del dialogo ecumenico e interreligioso, la fraternità tra i popoli, soffermandosi anche sul contributo del cristianesimo a storia, cultura e vita del popolo maltese e sull’impegno della Chiesa in favore dello sviluppo umano e sociale del Paese. I

In attesa della comunicazione ufficiale del programma, si nota dall'annuncio odierno che papa Francesco ha dilungato di quarantott'ore il tempo della visita rispetto al viaggio programmato nel 2020 per una sola giornata, Solennità di Pentecoste. Esso prevedeva già la tappa a Gozo.

Il motto scelto due anni fa per la trasferta era una frase degli Atti degli Apostoli (Atti 28, 2): “They showed us unusal kindness. Essi mostrarono un'insolita gentilezza”; il logo mostrava invece delle mani indirizzate verso la Croce, provenienti da una nave in balìa delle onde, quale segno di accoglienza verso il prossimo e di assistenza a coloro che sono in difficoltà, abbandonati al loro destino.

Un chiaro riferimento al fenomeno migratorio che vede Malta, da anni, al centro delle cronache internazionali. Dalle cronache degli ultimi anni, tuttavia, nota Vatican News, si è appreso di numerosi ostacoli posti dalle autorità de La Valletta all'accoglienza dei barconi di migranti provenienti soprattutto da Paesi africani ma anche da diverse zone dell’Asia. Sul tema era intervenuto infatti, in più di un'occasione, monsignor Charles Scicluna, l’arcivescovo metropolita de La Valletta e segretario aggiunto della Congregazione per la Dottrina della Fede, che ha lanciato ripetuti appelli all’unità dell’isola e all’accoglienza dei profughi.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: