martedì 22 novembre 2022
Papa Francesco ha ricevuto in udienza in Vaticano i partecipanti all'Executive Committee Meeting del World Jewish Congress
Il Papa ha ricevuto il World Jewish Congress

Il Papa ha ricevuto il World Jewish Congress - Ansa / Vatican Media

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"Alla luce dell'eredità religiosa che condividiamo, guardiamo al presente come a una sfida che ci accomuna, come a un'esortazione ad agire insieme. Alle nostre due comunità di fede è affidato il compito di lavorare per rendere il mondo più fraterno, lottando contro le disuguaglianze e promuovendo una maggiore giustizia, affinché la pace non rimanga una promessa dell'altro mondo, ma sia già realtà in questo".

Lo ha detto papa Francesco ricevendo stamane in udienza in Vaticano i partecipanti all'Executive Committee Meeting del World Jewish Congress.

"Sì, la strada della pacifica convivenza comincia dalla giustizia che, insieme alla verità, all'amore e alla libertà, è una delle condizioni fondamentali per una pace duratura nel mondo (cfr Giovanni XXIII, Pacem in terris)", ha proseguito.

"Quanti esseri umani, creati a immagine e somiglianza di Dio, sono sfigurati nella loro dignità, a causa di un'ingiustizia che lacera il pianeta e rappresenta la causa soggiacente a tanti conflitti, la palude in cui ristagnano guerre e violenze!", ha aggiunto.

Secondo il Pontefice, "Colui che tutto ha creato secondo ordine e armonia ci invita a bonificare questa palude di ingiustizia che affossa la convivenza fraterna nel mondo, tanto quanto le devastazioni ambientali compromettono la salute della terra. Iniziative comuni e concrete volte a promuovere la giustizia richiedono coraggio, collaborazione e creatività". "E beneficiano grandemente della fede, della capacità di riporre la fiducia nell'Altissimo e di lasciarsi guidare da Lui, piuttosto che da meri interessi terreni, che sono sempre immediati e non lungimiranti, particolari e incapaci di abbracciare l'insieme", ha concluso.

QUI IL TESTO DEL DISCORSO

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