mercoledì 1 luglio 2020
Con la scomparsa del fratello, che aveva 96 anni, Benedetto XVI perde l'ultimo membro della sua famiglia. Il 18 giugno scorso si era recato in Germania per visitarlo, rimanendo con lui alcuni giorni
I due fratelli Ratzinger in una foto d'archvio

I due fratelli Ratzinger in una foto d'archvio - Ansa

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E' morto a Ratisbona monsignor Georg Ratzinger, fratello di Bendetto XVI. Il sacerdote musicista aveva 96 anni ed era malato da tempo. Proprio per l'aggravarsi delle sue condizioni, il Papa emerito il 18 giugno si era recato in Germania, rimanendo a Ratisbona per qualche giorno e ritornando a Roma il 22 giugno. I due fratelli, sempre molto uniti, erano stati ordinati presbiteri lo stesso giorno. E Benedetto XVI, benché a sua volta gravato dagli anni (ha tre anni in meno di Georg) e dagli inevitabili acciacchi dell'età, non aveva voluto mancare di dargli un ultimo saluto finché era in vita cosciente. Al punto che il portavoce della diocesi di Ratisbona aveva definito "un elisir di vita" il suo viaggio in Germania.

Nato a Pleiskirchen, in Baviera, il 15 gennaio 1924, Georg Ratzinger aveva iniziato a suonare l’organo nella chiesa parrocchiale fin da quando aveva 11 anni. Nel 1935 entra nel seminario minore di Traunstein, ma nel 1942 viene arruolato nelle Reichsarbeitsdienst, e in seguito nella Wehrmacht, con la quale combatte anche in Italia. Catturato dagli Alleati nel marzo 1945, resta prigioniero a Napoli per alcuni mesi prima di essere rilasciato e di poter far ritorno in famiglia. Nel 1947 assieme al fratello Joseph, entra nel seminario Herzogliches Georgianum di Monaco di Baviera. Il 29 giugno 1951, entrambi i fratelli, insieme a una quarantina di altri compagni, vengono ordinati sacerdoti nel Duomo di Frisinga dal cardinale Michael von Faulhaber. Dopo essere diventato maestro di cappella a Traunstein, per trent’anni, dal 1964 al 1994, è il direttore del coro della Cattedrale di Ratisbona, il coro dei “Regensburger Domspatzen”. Ha girato il mondo facendo numerosi concerti e ha diretto molte incisioni per Deutsche Grammophon, Ars Musici e altre importanti etichette discografiche con produzioni dedicate a Bach, Mozart, Mendelssohn e altri autori.

Il Papa emerito Benedetto XVI passeggia con il fratello Georg in una foto d'archivio

Il Papa emerito Benedetto XVI passeggia con il fratello Georg in una foto d'archivio - Vatican Media

Come già ricordato, Georg e Joseph Ratzinger sono sempre stati molto uniti. Il 22 agosto 2008 il musicista venne insignito della cittadinanza onoraria di Castel Gandolfo, dove spesso si recava per trascorrere qualche giorno insieme a Benedetto XVI, durante i soggiorni estivi del Papa. E proprio in quella occasione il Pontefice aveva dato una chiave di lettura del rapporto che lo legava al fratello. "Dall’inizio della mia vita - aveva sottolineato - egli è stato sempre per me non solo compagno, ma anche guida affidabile. È stato per me un punto di orientamento e di riferimento con la chiarezza, la determinazione delle sue decisioni. Mi ha mostrato sempre la strada da prendere, anche in situazioni difficili".

A sua volta Georg così parlava del fratello in un'intervista di 11 anni fa. "Mio fratello ed io eravamo entrambi chierichetti, tutti e due servivamo Messa. Ci fu presto chiaro, prima a me e poi a lui, che la nostra vita sarebbe stata a servizio della Chiesa". Certamente il fratello maggiore è stato determinante anche per l'amore alla musica che ben presto contagiò anche il futuro Papa, del quale è ben nota la predilezione per autori come Bach e Mozart e il quasi quotidiano esercizio al pianoforte.

Georg Ratzinger in una foto d'archivio

Georg Ratzinger in una foto d'archivio - Ansa

Uniti dall'affetto fraterno, Goerg e Joseph erano comunque diversi dal punto di vista caratteriale. Vatican News ricorda ad esempio che Georg non brillava per le qualità diplomatiche e che non aveva nascosto di non aver esultato per l’elezione del fratello, avvenuta nell’aprile 2005: «Devo ammettere che non me l’aspettavo - aveva detto - e sono rimasto un po’ deluso... Dati i suoi gravosi impegni, ho capito che il nostro rapporto si sarebbe dovuto ridimensionare notevolmente. In ogni caso, dietro la decisione umana dei cardinali c’è la volontà di Dio, e a questa dobbiamo dire sì».

In realtà anche nel corso del Pontificato i rapporti tra i due non si erano allentati e spesso Georg veniva a Roma (o a Castel Gandolfo d'estate). Certamente era al fianco del Papa nel 2017, quando il Papa emerito aveva compiuto 90 anni e una celebre foto lo ritrae con un beneaugurante boccale di birra bavarese. Proprio Georg, tra l'altro, fu tra i primi a ricevere la confidenza di Benedetto XVI che aveva maturato la decisione della rinuncia. Due anni prima, nel 2011, il sacerdote musicista, intervistato da una rivista tedesca, Georg Ratzinger aveva detto: «Se non dovesse più farcela dal punto di vista della condizione fisica, mio fratello dovrebbe avere il coraggio di dimettersi».

Georg Ratzinger era stato anche toccato dallo scandalo per le violenze (anche sessuali) sui minori del coro dei “Regensburger Domspatzen” tra il 1958 e il 1973. Il sacerdote spiegò che dei due insegnanti di Ratisbona accusati di abuso, uno fu allontanato nel 1958, prima che lui arrivasse alla direzione del Coro, e l’altro a lui non risulta avesse compiuto azioni scorrette. «Non mi occupavo della disciplina dei ragazzi, ma della musica", disse in un'intervista al Corriere della Sera. Ma ammise di aver dato qualche scapaccione. Non più di quanto si usava all'epoca, aggiunse.

La Conferenza Episcopale Italiana "si unisce nella preghiera al Papa emerito Benedetto XVI per la scomparsa del fratello Georg. La passione per la Verità che ora contempla - scrivono i vescovi in una nota - attenua il momentaneo distacco terreno. La speranza in Colui che è la risurrezione e la vita ci aiutino a colmare il vuoto che lascia".











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