Caro direttore,
da tutti gli schieramenti politici sento ormai dire quello che leggo da anni sulle pagine di “Avvenire” e cioè che bisogna fermare i «trafficanti di esseri umani» in riferimento a chi organizza e lucra sui viaggi della disperazione e della morte di tanti profughi e migranti. Non le sembra, direttore, che la stessa espressione «trafficanti di esseri umani» si possa e si debba usare anche per definire chi organizza per sé o per altri i viaggi all’estero per riuscire, contro la legge italiana, ad avere figli tramite donne ridotte ai loro «uteri in affitto»? Anche quei figli sono esseri umani, o no?
Francesco Ferrari Merate (Lc)
Sono d’accordo con lei, caro signor Ferrari. Completamente d’accordo. E ricordo, ancora una volta, che la maggioranza dei clienti di questo tragico mercato della vita nascente costruito sulla pelle delle donne non sono persone omosessuali, ma coppie composte da un uomo e una donna