lunedì 13 luglio 2015
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Non c’è nulla di più deprimente d’estate che fare zapping con il telecomando fra l’ennesima replica di Montalbanoe le inevitabili “serate per” sponsorizzate dagli enti del turismo di amene località di mare. Tanto la tv generalista va in letargo coi primi caldi, quanto, invece, si risveglia lo spettacolo dal vivo, soprattutto il teatro che approfitta del pubblico delle vacanze per testare nuovi spettacoli per la stagione e tentare dei percorsi di qualità. Ne è esempio da 58 anni il Festival dei Due Mondi di Spoleto, su cui cala il sipario oggi, che ha colpito nel segno con alcune anteprime teatrali come lo stupefacente Letter to a man di Bob Wilson, un concentrato di poesia surreale per raccontare la follia di Vaslav Nijinsky interpretato da Mikhail Baryshnikov, l’innovativo Joyce dei Dubliners di Giancarlo Sepe o l’intrigante Conrad dei Duellanti di Alessio Boni. Se la proposta è buona, il pubblico arriva. C’è desiderio di cultura e, soprattutto, di un pensiero che scandagli la realtà e il nostro inquieto animo contemporaneo. Lo dimostra il successo del ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa che ha aperto la stagione estiva sotto il segno di Euripide, collegato da Moni Ovadia al tema dei migranti. Dalla Versiliana al Festival scespiriano di Verona a quello sulla scena contemporanea di Santarcangelo è un pullulare di festival estivi (anche se occorre fare la tara), nonostante i colpi della crisi. Ma sono le idee che contano, e il modo innovativo di raccontarle come quello dei fratelli De Serio che per "Teatro a Corte" di Torino porteranno in scena i veri rom a raccontare lo sgombero del loro campo, o di Armando Punzo che a Volterra rivisiterà Shakespeare con gli attori detenuti della Compagnia della Fortezza. Un filone in crescente sviluppo è quello del teatro sacro, complici luoghi di grande suggestione come la piazza del Duomo di San Miniato dove la 69ma Festa del Teatro la settimana prossima vedrà l’anteprima di Passio Hominis di Antonio Calenda con Lina Sastri nel ruolo di Maria. Senza parlare delle tante novità proposte dai Teatri del Sacro di Lucca, dal Festival De-Sidera di Bergamo, dalla rassegna Sacro al Sacro Monte di Varese... Ce ne è abbastanza per spegnere la tv e uscire a vedere il mondo.
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