Sovraffollamento delle classi e urgente ri-personalizzazione dell'insegnamento
mercoledì 14 luglio 2021

Gentile direttore,
la pandemia ha reso drammatico un annoso problema della scuola: il sovraffollamento delle classi, fenomeno che, nel corso del tempo, è stato favorito da una politica volta al risparmio piuttosto che all’individualizzazione dell’insegnamento. In attesa che, come è sperabile, parte dei fondi della ripresa siano destinati all’edilizia scolastica e a una limitazione del numero di allievi per classe, non si potrebbe procedere con le scuole come si è proceduto con i vaccini? Come molte aree sono state trasformate in hub vaccinali, così vari spazi potrebbero essere adibiti, provvisoriamente, ad aule. So che questa soluzione non risolverebbe il problema dei mezzi pubblici, ma permetterebbe di avviare comunque l’anno scolastico. La formazione di classi meno numerose non è importante solo per limitare il contagio, ma soprattutto per favorire un rapporto diretto e personale con gli allievi, come richiede una didattica improntata alla cura, più che mai indispensabile dopo i disagi degli ultimi due anni.

Laura Lorenza Sciolla insegnante in pensione

Il suo ragionamento, gentile professoressa Sciolla, è forte e saggio per la competenza che lo ispira, per la sintesi efficace che opera e per l’idea di fondo da cui è animato: la scuola come vera e assoluta priorità. Formare conta come vaccinare, per aiutarci a uscire migliori dal gorgo di fatica, incertezza e solitudine collettiva che la pandemia ha reso più vorticoso. Un bel regalo da un’insegnante (e scrittrice) come lei, grazie.

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