martedì 13 maggio 2025
Dal Consiglio generale Agesci le nuove linee d’intervento. Due i temi: «Teniamo per mano la pace, custodire il bene nelle ombre della storia» e «La via del noi, custodire per essere persone felici»
«Prendiamoci cura dei nostri ragazzi lasciandoli liberi di sognare»

Agenzia Romano Siciliani

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Come educatori, intendiamo prenderci cura dei sogni di cui ogni ragazza e ogni ragazzo sono portatori, all’interno della relazione educativa che accompagna nella libertà il fiorire della singolarità di ciascuno. Al tempo stesso, la custodia è intimamente connessa alla fraternità. Solo insieme, possiamo infatti costruire un futuro migliore. Per questo abbiamo scelto di intitolare «Custodi di sogni» il 52° Consiglio generale dell’Agesci, il massimo organo deliberativo della nostra Associazione, dal primo al 4 maggio a Bracciano.

Questo nostro momento di incontro ha assunto un significato diverso dopo la perdita dell’amato Papa Francesco. Abbiamo sentito forte la chiamata a vivere la Speranza, rendendo concreta la testimonianza evangelica che ci ha costantemente affidato come guide e scout dell’Agesci: fate ponti! Siamo spronati oggi più che mai a portare il suo messaggio di amore, pace e vicinanza nelle azioni di tutti i giorni. L’analisi del contesto sociale attuale restituisce due aspetti opposti: il senso di vuoto e il senso di saturazione. Il primo legato a un arretramento della responsabilità generale verso i giovani, atteggiamento che da educatori ci interroga profondamente; il secondo caratterizzato da un eccesso di controllo da parte degli adulti: un atteggiamento iperprotettivo che mina l'assunzione di responsabilità nella propria crescita personale, che è alla base del nostro agire educativo e del metodo scout. Non possiamo negare resistenze e difficoltà che a volte ci impediscono di portare avanti i sogni.

Ripartiamo con la consapevolezza di avere molto lavoro da fare. Il momento storico che viviamo è carico di incertezze, di conflitti cruenti, di fenomeni migratori, di fatiche umane alla cui base spesso ritroviamo le gravissime crisi economiche e climatiche, che da tempo coinvolgono il mondo. Una situazione che in modo diffuso spinge al ripiegamento su sé stessi. Educare, custodire sono allora i verbi su cui oggi occorre investire per uscire dall’isolamento e rendere solidali le nostre comunità. Vogliamo ricordare che siamo un corpo in cammino: questa è un’immagine che ritroviamo anche nella Bibbia e ci rimanda all’attenzione e al sostegno che ogni parte del corpo deve avere per le altre per consentire al corpo stesso di camminare, amare, costruire. Centrale è stata l’approvazione delle nuove Strategie nazionali di intervento, che orienteranno il lavoro dell’Associazione per i prossimi anni e le relative azioni educative.

A riguardo l’Agesci ha messo in luce due temi necessari e urgenti per tracciare tali linee: “Teniamo per mano la pace, custodire il bene nelle ombre della storia”; e “La via del noi, custodire per essere persone felici”. Un lungo lavoro di verifica e di contribuzione svolto nei mesi scorsi ha portato a delineare queste strade, che ci accompagneranno per i prossimi quattro anni. Un momento di grande emozione ha caratterizzato la terza giornata del Consiglio generale, quando abbiamo conferito la Benemerenza alla memoria a Nicola Calipari” offrendo il riconoscimento a sua moglie Rosa Maria Villecco. Nella motivazione esprimiamo gratitudine a Nicola «per averci consegnato l’importante insegnamento a rintracciare l’essenziale e il riferimento del proprio agire nella fedeltà al Vangelo e alla Costituzione e per aver vissuto lo stile scout nelle sue azioni quotidiane che, illuminate dalla Parola, mettevano al centro il servizio verso gli altri. Nicola rappresenta per tutti noi, guide e scout, un compagno di strada che ci sprona, senza ostentazione, ma con cortesia e lealtà a fare della nostra vita un dono per le future generazioni di questo Paese».

È stato veramente forte e intenso avere con noi la signora Rosa Maria, ed è stato altrettanto bello ricordare Nicola Calipari con le testimonianze di chi lo ha conosciuto da giovane, lungo il suo percorso scout. Da questo lavoro e da queste emozioni ripartiamo come educatori, non sottraendoci alla complessità e alle sfide che abbiamo di fronte. Con fede e tenacia desideriamo dare il nostro contributo per aiutare i giovani a diventare grandi.

Giorgia Caleari e Fabrizio Marano sono Capo Guida e Capo Scout d’Italia

Don Andrea Turchini è Assistente ecclesiastico generale

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