La vita che serve per rigenerare in Occidente senso di comunità
sabato 17 giugno 2017

Gentile direttore,
spesso si indica nella forza coesiva del popolo israeliano la differenza sostanziale rispetto all’individualismo arabo, differenza che consente (insieme con gli armamenti, aggiungo io) il mantenimento della presenza ebraica in Medio Oriente. La Jihad, la lotta antioccidentale, sta operando in funzione di collante nel mondo islamico: ben più che l’appartenenza nazionale o politica, l’adesione confessionale definisce, e sempre più definirà il senso di comunità, di appartenenza. Senso di appartenenza e comunità che noi occidentali abbiamo smarrito, salvo ritrovarci uniti sotto le bandiere della paura. Non ci serve un’appartenenza da assediati, ma piuttosto un nuovo senso di appartenenza e comunità in grado di fare da collante. Per le nostre società secolarizzate ben difficilmente potrà essere la religione, e certamente il denaro non è un collante ideologico e culturale. Tanto meno le 'politiche' di austerità, o il desiderio di un welfare più equo. Attorno a quale ideale comunitario potremo stringerci prima di subire e perdere l’assedio di culture più collettive?

Gilberto Borzini

Non credo che per un cristiano sia possibile (e giusto) un atteggiamento rinunciatario, gentile signor Borzini. Sono diversi, e anche sorprendenti, gli elementi con cui si può impastare il pane della «comunità», ma ai cristiani Cristo stesso ce lo ha detto - tocca di essere «sale» e «lievito». E ci è chiaro da sempre che possiamo esserlo solo dando ragione delle speranza che è in noi. Papa Francesco ci aiuta a capire in cosa consiste e a quale sguardo sul mondo e a quale azione porta: «La nostra speranza non è un concetto, non è un sentimento, non è un telefonino, non è un mucchio di ricchezze: no, la nostra speranza è una Persona, è il Signore Gesù che riconosciamo vivo e presente in noi e nei nostri fratelli, perché Cristo è risorto». È un modo efficace per dire la «vita buona» che ci spetta in questo tempo, nelle «nostre società secolarizzate » e che fonda e rifonda il senso di comunità e ci fa «riconoscere», con le nostre differenze, concittadini e più ancora parte di una stessa famiglia.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI