sabato 28 luglio 2012
COMMENTA E CONDIVIDI
Caro direttore,
non capisco Pier Ferdinando Casini e il suo voltafaccia sui valori familiari (un tempo esecrava i DiCo, ora a quanto pare li approva), ma, soprattutto, la sua strategia di costruire una alleanza col Pd previo accantonamento dei valori non negoziabili. Queste scelte sono per me di una gravità inaudita, motivo di grande delusione verso un partito, l’Udc, che ho a lungo sostenuto. Bene ha fatto lei, nella sua risposta a Eugenia Roccella e dando voce a Carlo Casini, a richiamare l’Udc alla coerenza con i princìpi cristiani nel costruire le sue alleanze, ma devo constatare che non sembra sia servito a nulla. Se si mettono da parte i princìpi non negoziabili, in assoluto al primo posto nella scala dei valori, si tolgono alla politica i presupposti per una crescita veramente umana della società. Resto convinto che i veri cattolici debbano scendere in campo e dimostrarsi capaci di lottare per costruire un mondo più giusto. Lei sa che io sono e resto convinto che sia necessario eliminare leggi disumane come la 194 e la 40 e che occorra favorire lo sviluppo autentico della famiglia che, pur oggetto di attacchi senza precedenti, non viene più difesa da nessuno. Cordialità
Carlo Principe presidente del Cav di Benevento
Anche lei, caro presidente Principe, sa che pur stimandola moltissimo non condivido proprio tutte le sue valutazioni. Ma ad averne di persone limpide, generose e impegnate come lei… Grazie, e forza! Il mondo politico di questo nostro Paese non è povero di persone motivate e corrette, ma purtroppo è popolato di instancabili piazzisti del nulla, di irresoluti paladini (a singhiozzo) della vita e della famiglia, di tanti fabbricatori di slogan suggestivi e vacui o sottilmente pericolosi e di troppi tattici ambiziosi. Spero che dopo le scosse di avvertimento già registrate, venga percorso da un piccolo-grande terremoto positivo. Spero che spalanchi (come ho già scritto più volte) porte e finestre delle case attualmente in piedi e di quelle in costruzione e, soprattutto, che si apra a energie fresche e a competenze sperimentate eppure nuove. Quanto ai leader già sulla scena, ritengo che se non saranno all’altezza della sfida del riavvicinamento tra morale e azione politica e tra gente e Palazzo, faranno molto male al Paese e alla sue Istituzioni e resteranno vittime dei loro stessi giochi. Auguro loro, a tutti o quasi, certo a Pier Ferdinando Casini che lei maltratta un po’ col piglio del compagno di strada interdetto, di saper fare le scelte giuste e di non deludere ulteriormente cittadini-elettori ormai sempre più stanchi e anche discretamente indignati... L’Italia vera cerca chi sappia interpretarla. Ricambio di cuore il suo cordiale saluto.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI