martedì 7 ottobre 2014
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Caro direttore,
Luciana Littizzetto domenica sera, 5 ottobre, dalla tribuna di Rai 3 ha detto solennemente: per fare figli servono soldi. Ha ragione. I figli vengono (solo?) dal materialismo, dal lavoro, dal denaro... E se venissero anche dal sacrificio, dal dono, dalla gratuità? La comica-predicatrice ha dimenticato questo tassello. Le semplificazioni fanno sempre scattare l’applauso.
Sergio Benetti, Dueville (Vi)
Ha ragione, caro professor Benetti. Ma credo che non sia, poi, così male se comincia, anche per vie traverse, a farsi strada la consapevolezza della profonda ingiustizia che viviamo per un clima culturale che disprezza il dono, il sacrificio e la gratuità, ma anche per gli ostacoli assurdi, il fisco punitivo e tutti gli altri meccanismi di impoverimento che abbiamo inventato e accumulato in questi anni per incredibilmente "punire" coloro che hanno amore e coraggio sufficienti per essere madre e padre. È bene che si aprano gli occhi e che se ne parli, anche se magari quando sentiamo dire "non mi posso permettere un figlio" proviamo la sgradevole sensazione che quel figlio sia considerato alla stregua di un motorino o di una macchina nuova. Ma tutti sanno che non è così: un figlio non è una cosa, non è una proprietà. E per "farlo", un figlio, serve che non ci rubino i soldi, ma soprattutto la speranza. C’è una voce forte che, da Roma, ai più giovani di ogni parte del mondo e della nostra Italia lo sta ricordando con passione e costanza...
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