giovedì 8 ottobre 2015
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​Gentile direttore,sono un attempato sindaco di un piccolo Comune della provincia di Messina (nonché padre di un sacerdote Orionino). Prima di tutto, grazie per il quotidiano: è un arricchimento per me e per il personale comunale che può liberamente consultarlo. Vorrei tornare su un caso di qualche tempo fa: leggendo il 3 settembre il suo editoriale e la bella cronaca di Lucia Bellaspiga, relativi all’incredibile vicenda vissuta dalla signora Roberta U. da suo marito e dai suoi cinque figli – ora fortunatamente risolto –, sono rimasto esterrefatto. Com’è possibile che in una civilissima metropoli come Milano, guidata per giunta da un sindaco principe del Foro, non siano stati in grado di adottare una “ordinanza contingibile e urgente” per dare tempestivamente un po’ di serenità e di esistenza accettabile, sia pure in via provvisoria, a una famiglia che ne aveva diritto e che il buon senso, come giustamente da lei annotato, avrebbe imposto di dare? Io, forse perché incosciente e perché ignoravo i rischi cui andavo incontro, l’ho fatto. E lo rifarei.Giuseppe Lembo, sindaco di Ucria (Me)
Grazie per l’apprezzamento, gentile sindaco Lembo. Sono davvero lieto della sua determinazione nell’affrontare e sanare la situazione di suoi concittadini rimasti senza tetto, così come sono lieto di aver potuto registrare che il caso che avevamo sollevato della famiglia milanese composta da papà, mamma e cinque figli ritrovatasi, come si dice, in gravissimo disagio abitativo e per questo costretta a vivere in un parco pubblico per molte ore della giornata, sia stato (con altri casi analoghi) rapidamente avviato a soluzione dalla giunta comunale guidata da Giuliano Pisapia. E sono anche lieto di aver potuto constatare che contemporaneamente la giunta regionale lombarda guidata da Roberto Maroni ha finalmente accettato la collaborazione e i fondi stanziati dall’arcidiocesi di Milano al fine di rendere abitabili case popolari che purtroppo non lo sono. Collaborazione che per complicazioni, diciamo così, politico-burocratiche non si riusciva a far partire. Marco Tarquinio
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