venerdì 27 gennaio 2012
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Caro direttore, come volontario iscritto all’associazione Aido, ho appreso con molto piacere da Avvenire la storia di Camilla e il fatto che un cast di superstar della musica italiana ha messo in musica la canzone "Vivo con te", composta dal musicista Andrea Mercurio. La superband è formata da Andrea Braido (chitarrista di Vasco Rossi, Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Zucchero e molti altri), Walter Savelli (pianista storico di Claudio Baglioni), Faso (storico bassista di Elio e le storie tese) e Flaviano Cuffari alla batteria (Claudio Baglioni, Renato Zero). È possibile ascoltare la canzone cliccando qui. Questi musicisti, assieme alla voce della giovanissima Manu, hanno voluto raccontare una storia umana e toccante per sensibilizzare le persone sull’importanza dei trapianti e della donazione; per dare una speranza a quelle novemila persone che oggi sono in attesa di un trapianto e lenire, per quanto possibile, il dolore di chi ha perso qualcuno, ma ha avuto la forza e il coraggio di trasformare la fine di una vita in un nuovo inizio. Dalle pagine di Avvenire vorrei poter rivolgere questa semplice richiesta a Gianni Morandi e agli organizzatori di Sanremo 2012: per favore, concedete uno spazio a questa canzone al prossimo Festival perché questo messaggio di solidarietà e di amore possa raggiungere milioni di italiani.
Luca Salvi, Verona
Mi unisco alla sua richiesta di donatore, di medico e di cittadino, caro dottor Salvi. Sarebbe molto bello se a Sanremo avesse un po’ di spazio la storia di Camilla e di Alessio che, come abbiamo raccontato martedì scorso 24 gennaio sulle pagine di Avvenire, si è fatta anche canzone bella e coinvolgente sia per chi l’ha scritta sia per chi ha deciso di suonarla e cantarla sia per chi riesce (e riuscirà) ad ascoltarla. Abbiamo bisogno che in Italia la cultura del dono e della donazione cresca (e non solo per inerzia, ma per convinzione), rendendo più marcato uno dei tratti caratteristici del nostro modello civile e religioso. Ha proprio ragione, caro amico: Gianni Morandi e gli organizzatori del Festival 2012 ci pensino. Ne vale la pena.
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