Andare in Chiesa per pregare si può a precise condizioni e non in gruppo
giovedì 2 aprile 2020

Gentile direttore,
scrivo a nome di un gruppo di cattolici del Comune di Villorba che da tempo chiedono alle istituzioni di essere autorizzati ad andare in chiesa rispettando le norme di sicurezza per la confessione e la preghiera. Abbiamo telefonato anche ai vigili urbani di Treviso chiedendo il permesso, ma purtroppo ci hanno risposto che l’andare in chiesa non è contemplato nei motivi «di necessità» e quindi potremmo essere sanzionati. Noi non ci arrendiamo e stiamo predisponendo una lettera di richieste al Presidente della Regione Luca Zaia. Nel contempo stiamo cercando di avere un incontro (anche a distanza) con il prefetto di Treviso per cercare una soluzione. Siamo alla vigilia di Pasqua e queste restrizioni ci sembrano assurde.

Ivano Renosto Villorba (Tv)

Effettivamente, gentile signor Renosto, la «necessità » di andare in chiesa (o in un altro luogo di culto) non è contemplata tra quelle riconosciute dalle regole che hanno messo l’Italia “in clausura” sin dopo la santa Pasqua a causa della terribile pandemia in corso. Non capisco tuttavia l’assoluto diniego annunciato dai vigili urbani a cui si è rivolto a meno che la richiesta di chiarimento sua e degli altri fedeli non sia stata formulata prima dello scorso fine settimana. Sabato 28 marzo infatti, è stata diramata una nota esplicativa, del Ministero del-l’Interno, della quale questo giornale ha dato puntuale conto e nella quale è definitivamente precisato che, pur nella sospensione delle funzioni religiose «con concorso di popolo», non esiste un assoluto divieto di recarsi in chiesa per la preghiera personale. È però necessario «che l’accesso alla chiesa avvenga solo in occasione di spostamenti determinati da comprovate esigenze lavorative, ovvero per situazione di necessità e che la chiesa sia situata lungo il percorso». Dunque se si esce per andare al lavoro o a fare la spesa e lungo l’itinerario c’è la parrocchia o un’altra chiesa aperta, sempre rispettando la distanza minima tra le persone e dunque non andando in gruppo, si può entrare e fermarsi a pregare e se si sono presi accordi col sacerdote non vedo difficoltà anche per la confessione. Non è invece possibile attraversare la città a piedi o con qualunque mezzo per andare a pregare a un santuario o a una chiesa specifica. Non mi risulta che in Veneto ci siano, oggi, regole più restrittive rispetto al resto del Paese. Ma lei ha fatto bene a chiedere chiarimenti alle autorità locali.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI