Covid-19. Tagliare barbe e baffi? C'è altro e di meglio da fare
venerdì 6 marzo 2020

Caro direttore,

tra le tante misure igieniche che gli esperti ci suggeriscono per arginare il coronavirus non ve n’è una che a me pare invece molto importante: eliminare la 'epidemia' di peluria, quella barbamanìa che da anni sta colpendo e contagiando quasi tutti, a ogni livello. Senza voler fare l’elogio dei volti glabri, penso che barbe, baffi, pizzetti e peluria incolta altro non sono che il ricettacolo salivare e di sudore in cui bacilli e virus la fanno da padrone. Non è infatti pensabile che i fruitori di tali cespugli facciali se li possano lavare in continuazione o per lo meno con la stessa frequenza con cui lavano le mani.

Edgardo Grillo


Porto corti i capelli, ho lasciato la barba ai miei vent’anni, e sono forse troppo ottimista sulla pulizia fisica e mentale dei miei simili. Ma spero, caro amico, che non ci venga mai ingiunto da una qualche autorità il taglio obbligatorio di tutto ciò che lei chiama «peluria incolta» e «cespugli facciali». E, «cespuglio » per cespuglio, magari anche la rasatura totale del capo. Tutto questo suscita ricordi niente affatto allegri… Contro il covid-19 c’è altro e di meglio da fare.

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