Via Rasella: La Russa ci riporta a una contrapposizione sterile
sabato 1 aprile 2023

Gentile direttore,
le parole della seconda carica dello Stato, il presidente del Senato Ignazio La Russa, sull’attentato contro le SS a via Rasella definito «pagina tutt’altro che nobile» della storia italiana e della lotta al nazifascismo, sono offensive dei morti e della Resistenza. Riscrivere la storia non serve a nessuno, ma il sentimento rimesso in campo da certi rappresentanti della destra non concorre a una serena gestione delle istituzioni, anzi ancora di più, dopo tanti anni, riportano a una contrapposizione politica sterile e pericolosa. Compito necessario del Parlamento e del Governo è di muoversi nel contesto della nostra Costituzione scaturita dai valori della Resistenza e dell’antifascismo. Il resto è solamente propaganda.

Sergio Bazerla

Sono d’accordo con lei, gentile signor Bazerla. Credo che al presidente La Russa sia mancato senso della storia (il contesto di guerra tra nazisti e italiani antifascisti), senso dell’umanità (nulla giustifica le rappresaglie nazifasciste) e anche il senso dell’opportunità istituzionale. Intervenire così malamente sulla questione dopo – diciamo così – l’«infortunio» della premier Meloni che non è riuscita a dire che le vittime nella strage delle Fosse Ardeatine erano per la quasi totalità oppositori e avversari del regime mussoliniano e perseguitati ebrei è stato doppiamente sbagliato. Non abbiamo affatto bisogno di una contrapposizione che lei giustamente definisce sterile e pericolosa. E di certi revisionismi vorremmo tanto fare a meno...

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