A proposito di stile, di cure palliative e di Pannella. Ma pure di memoria
sabato 22 gennaio 2022

Caro direttore,

nella sua risposta di oggi, 20 gennaio 2022, sul fine vita, ha scritto che «Pannella si rivolterebbe nella tomba», in risposta a una lettera di Filomena Gallo e Rocco Berardo. Dopo averli sgridati perché osano «profetizzare come si comporterà imperituramente la giustizia italiana», è lei a profetizzare come si comporterà (imperituramente?) una persona defunta. Visto che nella sua risposta ne ha fatto questione di “stile”, a ciascuno il suo. Per il resto, si lavorerà insieme sulle tante altre cose sulle quali siamo d’accordo, a partire dall’applicazione della legge sulle cure palliative.

Marco Cappato


Grazie, caro Cappato, dell’impegno annunciato per una finalmente decorosa applicazione dell’ottima legge italiana sulle cure palliative, vera alternativa umana alla suggestione della morte come prestazione erogata (anzi, irrogata) dal Servizio sanitario nazionale. E grazie anche dell’elegante rimbrotto per la mia replica ai suoi compagni di strada referendaria pro-omicidio del consenziente. Ma di Pannella, che indubbiamente lei conosce bene, so qualcosina anch’io. Se non altro per aver dialogato con lui vis-à-vis, convenendo su diverse questioni e dissentendo su non poche altre, sin da quando lei era troppo giovane per far politica e io scrivevo in giornali diversi da questo. Dunque, non “profetizzo”, ma ricordo. Ricordo il vigore polemico di Pannella e il suo tratto umano. L’uno mai separato dall’altro.

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