martedì 12 febbraio 2019
Per la giornata contro l'uso dei bambini soldato l'Unicef lancia un video che racconta la storia di James, bambino rapito da un gruppo armato in Sud Sudan e costretto a combattere, rilasciato nel 2017
«Oltre 19mila i bambini soldati in Sud Sudan». Il Papa: stop a questo crimine

In Sud Sudan oltre 19mila minori sono utilizzati come bambini soldato; in seguito allo scoppio della guerra civile nel 2013, migliaia di bambini sono stati coinvolti nel conflitto. È la denuncia dell'Unicef che in Sud Sudan ha supportato il rilascio di oltre 3mila bambini da forze e gruppi armati. Solo nel 2018, ne sono stati rilasciati 955, fra cui 265 ragazze.

Anche papa Francesco è intervenuto con un tweet per la Giornata internazionale contro l'uso dei bambini soldato, celebrata oggi su iniziativa delle Nazioni Unite. "Migliaia di bambini, costretti a combattere nei conflitti armati, sono derubati della loro infanzia. Fermiamo questo crimine abominevole". Il fenomeno, già definito dal Papa una “tragedia” e una “schiavitù” rimane ancora significativo nella maggior parte delle guerre nel mondo, sebbene molti siano gli strumenti internazionali in vigore per tentare di debellare questa piaga.

I bambini rilasciati nel 2018 da gruppi nelle vicinanze di Juba, Bentiu, Pibor e Western Equatoria, sono stati inseriti in un programma di reintegrazione che offre cure mediche, supporto psicosociale, istruzione formale e formazione professionale.

Per ricordare la giornata internazionale contro l'uso dei bambini soldato, l'Unicef ha lanciato un nuovo video che racconta la storia di James, bambino rapito da un gruppo armato in Sud Sudan e costretto a combattere, rilasciato nel luglio 2017. L'animazione mostra solo alcune delle tante odissee che bambini utilizzati da forze e gruppi armati hanno affrontato.

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