Trump cambia la carta geografica. Ma solo negli Usa

Google maps ha deciso di seguire la decisione del neo presidente: il Golfo del Messico diventa Golfo d'America. Però solamente negli Stati Uniti. In Italia verranno indicati entrambi i nomi
January 27, 2025
Trump cambia la carta geografica. Ma solo negli Usa
Reuters | Il Golfo del Messico visto dalla costa messicana di Veracruz
Trump prova a cambiare la carta geografica. Almeno per quanto riguarda il nome del Golfo del Messico che per sua volontà, negli Stati Uniti diventa Golfo d’America. Appena insediato il neopresidente Usa aveva infatti firmato il decreto esecutivo che prevede la modifica. E Google maps ha deciso di seguire la modifica. «Abbiamo una prassi consolidata di applicare i cambiamenti di nome quando sono stati aggiornati dal governo» spiega Google in un post su X. «Quando i nomi ufficiali variano tra i Paesi, gli utenti di Maps vedono il loro nome locale ufficiale. Tutti nel resto del mondo vedono entrambi i nomi». Nel Messico infatti verrà conservata l’antica denominazione mentre negli altri Paesi, quindi anche in Italia saranno indicati entrambi i nomi. Come noto il Golfo del Messico (o D’America) si estende per 218mila quadrate, più o meno 564mila chilometri quadrati collegando il Mar dei Caraibi e l'Oceano Atlantico, bagnando la costa orientale del Messico, quella sudorientale degli Stati Uniti e l'estremità occidentale di Cuba. Quanto alle denominazioni, quella usata finora, cioè Golfo del Messico è in uso da oltre 400 anni.
Una soluzione analoga a quella presa per il Golfo del Messico adesso si attende da Google maps anche per la più alta vetta del Nord America (6.190 metri), il monte Denali, che si trova in Alaska e che per volere di Trump dovrà tornare a chiamarsi Mount McKinley com’è stato dal 1917- 2015 quando il presidente Barack Obama recuperò l’antico nome Denali che nella lingua dei nativi athabaskani significa “grande montagna”. Contro la decisione di Trump è però in atto una vibrante protesta. Una maggioranza bipartisan della Camera dell'Alaska ha approvato una mozione per chiedere al presidente di bloccare l'ordine esecutivo sul cambio di nome. «È il simbolo della nostra storia, è un simbolo della cultura e del rispetto», ha detto Maxine Dibert, deputata democratica appartenente alla cultura Koyukon Athabascan e promotrice di una mozione per stoppare la modifica. Approvato con 28 sì e 10 no nella Camera che ha 40 seggi, il testo è stata approvato anche da alcuni dei 19 repubblicani, con altri che hanno proposto di riscriverla enfatizzando peraltro l'apprezzamento per la ripresa delle trivellazioni in Alaska, stato il cui governatore, il repubblicano Mike Dunleavy, spera di potere discutere con Trump della questione il prossimo mese a Washington, anche se il dipartimento dell'Interno ha detto che il procedimento di “riscrittura” è stato avviato. Il nome McKinley ricorda il 25° presidente degli Stati Uniti, repubblicano, in carica dal 1897 al 1901. Secondo la tradizione a chiamare per primo il monte così fu un cercatore d’oro nel 1986 quando McKinley era solo un candidato alla presidenza. A ratificare la decisione fu il governo federale nel 1917.

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