Sanae Takaichi ce l'ha fatta, è la prima donna premier del Giappone

Conservatrice convinta, 64 anni, ha più volte dichiarato di voler essere la “Lady di Ferro” del Paese del Sol Levante. Dovrà governare senza una maggioranza stabile
October 21, 2025
Sanae Takaichi, presidente del Partito Liberal Democratico al governo, riceve gli applausi dopo essere stata eletta prima donna primo ministro del Giappone
Sanae Takaichi, presidente del Partito Liberal Democratico al governo, riceve gli applausi dopo essere stata eletta prima donna primo ministro del Giappone/ FOTOGRAMMA
Sanae Takaichi è stata eletta nuova premier del Giappone, diventando – dopo 103 colleghi maschi - la prima donna a ricoprire questo ruolo, dopo la nomina a inizio mese alla guida del Partito Liberal-democratico (Ldp).
L'elezione è avvenuta al primo turno di voto, grazie al controllo parlamentare assicurato dal partito o dalla sua alleanza con Nippon Ishin (Jip), prevalendo sul candidato dell'opposizione con 237 voti, contro i 149 dell'ex premier Yoshihiko Noda, su un totale di 465 seggi della Camera bassa in Parlamento.
Conservatrice convinta, 64 anni, nota per le sue posizioni dure in materia di sicurezza nazionale, difesa e immigrazione, animata da una sorta di “idolatria” per Margaret Thatcher – non a caso ha più volte dichiarato di voler essere la “Lady di Ferro” del Giappone - dopo il trionfo di inizio mese alle primarie del Partito liberaldemocratico, convocate a seguito del passo indietro annunciato a settembre da Shigeru Ishiba, primo ministro per 386 giorni. Non solo la prima premier del Giappone grazie all'accordo di coalizione siglato con il partito Ishin dopo che Komeito ha detto addio a un'alleanza “storica”, dal 4 ottobre Sanae Takaichi è anche la prima donna ai vertici della forza politica al potere quasi ininterrottamente da decenni in Giappone.
Il voto di oggi ha inaugurato una sessione parlamentare straordinaria di 58 giorni che si concluderà il 17 dicembre. Ex ministra degli Affari interni e volto noto della destra giapponese, sul fronte interno, la nuova premier 64enne dovrà affrontare l'arduo compito di governare senza una maggioranza stabile, cercando sponde tra le forze d'opposizione per far avanzare la legislazione. Il Jip, pur parte della coalizione, non avrà ruoli nel nuovo gabinetto e svolgerà funzioni consultive. In politica estera e difesa, Takaichi ha da subito deciso di imprimere un'accelerazione.
  1. https://www.avvenire.it/mondo/la-sfida-piu-difficile-per-sanae-economia-e-politica-sono-sullottovolante_99746
I media locali anticipano la revisione di tre documenti strategici chiave per incrementare ulteriormente le spese militari e rafforzare l'asse Tokyo-Washington, segnalando una rinnovata disponibilità ad allinearsi alle richieste Usa su difesa e sicurezza. In linea con l'impegno assunto nel 2022 di portare il bilancio della difesa al 2% del Pil entro il 2027, Takaichi ha dichiarato che il Giappone dovrà "superare quella soglia prima o poi" per rispondere alle crescenti minacce regionali. Aumenti di spesa che saranno finanziati da nuove entrate fiscali, imposte su imprese, redditi e tabacco.
Il primo impegno internazionale della nuova leader dovrebbe essere la partecipazione a un vertice dell'Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (Asean) in Malesia. Subito dopo, Takaichi ospiterà il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in visita ufficiale in Giappone. Entrambi gli appuntamenti sono previsti per la fine del mese.
Tra i primi “benvenuti” riservati alla nuova premier giapponese, quelli della Cina. Il governo di Pechino ha invitato il nuovo governo giapponese a “onorare i suoi impegni politici su grandi questioni come la storia e Taiwan”. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Guo Jiakun, in conferenza stampa ha espresso la speranza che i rapporti tra le due potenze asiatiche "progrediscano". La Cina “ha preso atto del risultato delle elezioni" e lo ritiene "un affare interno del Giappone", ha detto ancora il portavoce. Il riferimento agli "impegni politici" sulla storia riguarda la dolorosa eredità del dominio nipponico sulla Cina nella prima metà del secolo XX.

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