mercoledì 1 aprile 2009
Russia e Stati Uniti cercheranno un accordo per la riduzione degli armamenti, riducendo i livelli di quelli nucleari al di sotto dei limiti concordati nel 2002. In una dichiarazione congiunta, il presidente Usa Obama e quello russo Medvedev hanno detto di aver ordinato ai negoziatori di dar conto dei primi risultati in luglio, quando Obama si recherà a Mosca in visita.
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Russia e Stati Uniti cercheranno un accordo per la riduzione degli armamenti, riducendo i livelli di quelli nucleari al di sotto dei limiti concordati nel 2002. In una dichiarazione congiunta, il presidente Usa Obama e quello russo Medvedev hanno detto di aver ordinato ai negoziatori di dar conto dei primi risultati in luglio, quando Obama si recherà a Mosca in visita. "Negli anni passati ci sono state delle tensioni tra i nostri due paesi e si stava viaggiando nella direzione sbagliata", ha detto Medvedev dopo un meeting in cui si sono trovati molti punti in comune ma in cui sono emerse anche alcune posizioni divergenti, stando a quello che riporta un funzionario Usa."Gli errori del passato non sono stati nell'interesse né della Russia, né degli Stati Uniti né della stabilità globale. Abbiamo deciso di aprire una nuova pagina per quanto riguarda i nostri rapporti, prendendoci le rispettive responsabilità per la situazione mondiale", ha continuato Medvedev. Obama ha confermato che sono in atto con la Russia "dialoghi costruttivi" su temi come la proliferazione del nucleare, il terrorismo e la stabilità economica.I due leader si sono incontrati per la prima volta a Londra, in occasione del G20, per parlare della crisi economica globale e hanno anche riconosciuto che permangono pareri divergenti sulla guerra dello scorso anno tra Russia e Georgia e sulla proposta Usa di collocare nell'Est Europa parte del proprio scudo missilistico, cosa che Mosca considera una minaccia per la propria sicurezza.Un funzionario del governo americano ha detto che Obama ha ribadito "con molta fermezza" che gli Usa non riconosceranno mai l'Ossezia del Sud e l'Abkhazia, due regioni pro-Russia che si sono separate dalla Georgia e che Mosca ha appoggiato e sostenuto come stati indipendenti dalla guerra dello scorso agosto.Il presidente Usa ha anche chiarito che la posizione russa sugli stati dell'ex Unione Sovietica e sul concetto di sfera d'influenza non è "un'idea in linea col 21esimo secolo", ha riferito il funzionario.I due hanno, comunque, stilato un programma molto ambizioso, concordando di lavorare di comune accordo sull'Afghanistan, esortando l'Iran a ripristinare la fiducia sulla natura pacifica del suo programma nucleare ed esprimendo preoccupazione a proposito del recente lancio missilistico della Corea del Nord.Non "amiconi". I due presidenti hanno sorriso davanti ai fotografi ma sono sembrati un pò impacciati nel mostrarsi insieme. Questo segna una differenza rispetto al rapporto tra i due predecessori. Bush, quando incontrò per la prima volta Putin nel 2001, disse: "Mi basta guardarlo negli occhi per leggergli l'anima". "L'obiettivo adesso è un altro. Noi vogliamo approntare un programma che si basi su interessi comuni, mettendo subito in chiaro anche i punti di contrasto. Lo scopo di questi incontri non è di diventare amiconi".L'accordo per ridurre gli armamenti è l'occasione giusta per "resettare il rapporto", termine utilizzato dal vicepresidente Usa Joe Biden a febbraio."Questo nuovo accordo garantirà la sicurezza ad entrambe le parti e migliorerà la stabilità delle forze strategiche offensive". "Noi siamo pronti ad andare oltre la mentalità della Guerra Fredda e a dare una nuova linfa al rapporto tra i due stati".L'accordo sugli armamenti farà parte del Trattato per la Riduzione delle Offensive Strategiche (Sort), che obbliga i due stati a ridurre i rispettivi arsenali a una cifra di testate tra le 1.700 e le 2.200 entro il 2012. Questo nuovo accordo sostituirà quello del 1991, lo Start 1, che è stato il primo grande trattato sulla riduzione degli armamenti ma che andrà a scadere il prossimo dicembre.Stando a quello che riporta il Carnegie Endowment for International Peace, la Russia ha attualmente 3.113 testate strategiche contro le 3.575 in possesso statunitense (www.carnegieendowment.org).La Russia ha sempre visto lo Start 1 come caposaldo dei rapporti con gli Usa e si è sempre battuta perché fosse sostituito da un nuovo accordo alla sua scadenza.Tra i punti di disaccordo, c'è la modalità di conteggio delle testate e l'uso che se ne dovrebbe fare una volta smantellate, se distruggerle o conservarle. Mosca vorrebbe altresì inserire il nuovo trattato in una discussione più ampia che comprenda lo scudo missilistico americano, sul quale la Russia ha espresso parere molto negativo e sul supporto Usa all'ingresso di Georgia e Ucraina nella Nato, appoggio che Mosca vede come un'ingerenza americana nello spazio delle ex repubbliche sovietiche.
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