lunedì 16 ottobre 2023
Giorno numero 600 di guerra. Altre due navi lanciamissili si uniscono alla flotta russa del Mar Nero. Zelensky: "Non dobbiamo perdere l'unità"
Un soldato ucraino nel Donetsk

Un soldato ucraino nel Donetsk - Reuters

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"ll piano cinese per risolvere il conflitto in Ucraina è realistico e potrebbe costituire la base per i colloqui di pace''. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin, con la guerra che ha toccato “quota” 600 giorni, nel corso di una intervista con l'emittente televisiva cinese Cctv, alla vigilia del viaggio che lo porterà a Pechino. ''La Russia è grata alla Cina per aver pensato a come porre fine alla crisi russo-ucraina'', ha aggiunto Putin mentre il suo ministro degli Esteri, Sergeij Lavrov, si trova già nella capitale cinese dove ha incontrato il capo della diplomazia Wang Yi. "Penso che siano assolutamente realistici e che possano gettare le basi per un accordo di pace", ha aggiunto il leader russo, lamentando comunque la riluttanza di Kiev a impegnarsi con Mosca. Un’apertura che giunge mentre sul terreno, secondo le parole di Putin, le truppe russe "stanno migliorando la loro posizione lungo quasi tutta la linea di contatto" in Ucraina orientale, comprese le direzioni di Kupiansk, Zaporizhzhia e Avdiivka. La controffensiva ucraina è completamente fallita", ha aggiunto lo zar. Secondo il think thank statunitense Institute for the study of war (Isw), il presidente russo Vladimir Putin starebbe cercando di mitigare la narrazione attorno all'offensiva russa su Avdiivka, la città del Donetsk che le forze di Mosca hanno messo sotto assedio dal 10 ottobre.


La Russia ha aggiunto altre due navi lanciamissili alla sua flotta del Mar Nero, hanno riferito su Telegram le autorità militari dell'Ucraina meridionale. Due nuove fregate russe sono presenti e in servizio di combattimento attivo nell'area, afferma il rapporto di Kiev specificando che queste navi potrebbero lanciare una raffica fino a 20 missili da crociera Kalibr. Le autorità ucraine avvertono che la minaccia di attacchi missilistici russi dal Mar Nero rimane molto alta.


Sull’altro fronte, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non modifica la sua retorica. “Seicento. La volontà che non si arrende guadagna la libertà. La libertà basata sull'unità prevale sempre. Il punto è non perdere tempo. Non perdere l'unità. Non lasciare che i dubbi corrodano la volontà". Zelensky ha ricordato che oggi sono 600 giorni dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina". Zelensky ha ribadito che "ogni giorno dobbiamo aumentare la forza dell'Ucraina" e che "dobbiamo distruggere l'occupante" e "fare tutto il possibile per garantire che il futuro degli ucraini appartenga solo agli ucraini". Il presidente ucraino ha infine ringraziato "tutti coloro che combattono e lavorano per la libertà dell'Ucraina".

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