giovedì 6 marzo 2014
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Sul fronte ucraino la Russia schiera anche le radio. Vesti FM, un network nazionale di informazione, e Radio Maiac hanno iniziato a trasmettere per l’Ucraina anche su tre frequenze in onde medie. In accordo con il governo di Mosca sono state scelti tre trasmettitori ad alta potenza capaci di coprire tutto il territorio ucraino: Tbilissakaya, Krasnodar (1089 kHz), Bolshakovo, nell’enclave di Kaliningrad sul Baltico (1215 kHz), Grigoriopol, in Moldavia (1413 kHz). Tutti e tre appartengono alla Voce della Russia, di proprietà del governo russo. Radio Vesti ha anche spazi locali al minuto 45 di ogni ora, dalla mattina alla sera, che permettono di dare notizie mirate sull’Ucraina. In particolare sulla Crimea. Sul fronte opposto, quello ucraino, vengono invece riportate delle trasmissioni “pirata”, effettuate da appassionati radio sulla banda dei 45 metri (intorno ai 6.250 kHz onde corte), in cui si chiede, in inglese e tedesco , all’Occidente di aiutare l’Ucraina. Kiev ha le proprie radio, naturalmente, ma questo modo di comunicare dà l’idea di una tensione diffusa nel Paese. Qualcuno ha paragonato queste trasmissioni a quelle del 1968, dopo l’occupazione sovietica della Cecoslovacchia, quando da Radio Praga arrivarono appelli all’Occidente. 
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