lunedì 20 luglio 2015
Attentato a Suruc, sul confine siriano: 27 morti, 100 feriti. Ragazza kamikaze contro un centro culturale filo-Kobane.
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È di almeno 27 morti e 100 feriti il bilancio dell'attentato che ha colpito stamani il centro culturale Amara, a Suruc, citta turca sud-orientale a soli 10 chilometri dal confine con la Siria, nella provincia di Sanli Urfa. L'esplosione sarebbe stata provocata da una donna kamikaze di 18 anni vicina all'Is. Lo riferisce il sito del quotidiano Hurriyet, citando fonti dell'amministrazione locale. Al momento dell'esplosione, nel centro si stava svolgendo una conferenza sulla ricostruzione di Kobane, città curda siriana teatro di una tremenda battaglia tra jihadisti e milizie curde, che l'hanno riconquistata dopo mesi di combattimenti. Erano presenti almeno 300 membri della Federazione delle Associazioni dei Giovani Socialisti. Il centro culturale è gestito dalla municipalità di Suruc, governata dal Partito popolare democratico curdo (Hdp). A Suruc è presente anche un grosso campo di profughi siriani, provenienti in gran parte dalla vicina Kobane. Quasi simultaneamente all'attentato a Suruc, un attacco kamikaze che non avrebbe causato vittime sarebbe avvenuto oltreconfine, nella città curda siriana di Kobane. Lo riferisce il sito del quotidiano Hurriyet, citando fonti della sicurezza di Ankara. Si tratterebbe di un'azione coordinata. In precedenza la notizia era stata data ai giornalisti dal vice responsabile di Suruc del partito filo-curdo Hdp, Ismail Kaplan.Il premier turco Ahmet Davutoglu ha ordinato al vice premier Numan Kurtulmus e ai ministri di Interno e Lavoro di recarsi a Suruc. Il presidente Recep Tayyip Erdogan, che si trovava nell'auto-proclamata Repubblica turca di Cipro del Nord, riconosciuta solo da Ankara, per celebrarne il 41esimo anniversario, sta tornando in Turchia.

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