lunedì 14 novembre 2016
Il neo eletto presidente, in un'intervista televisiva alla Cbs, tende la mano ai manifestanti che protestano: «Credo che non mi conoscano». Sugli immigrati regolari prende tempo
Il neo eletto presidente statunitense Donald Trump

Il neo eletto presidente statunitense Donald Trump

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Giudici anti aborto alla Corte Suprema e confermati i tagli alle tasse, ma linea dura sull'immigrazione e "nessun problema" per le nozze tra omosessuali. Il neopresidente degli Stati Uniti Donald Trump, nella sua prima intervista televisiva, alla Cbs, ha prospettato intransigenza su alcuni dei punti centrali della sua campagna elettorale, ma ha anche cercato di rassicurare una parte degli americani, quelli impauriti dal suo arrivo a sorpresa alla Casa Bianca.

Mano tesa ai manifestanti che protestano

"Credo che non mi conoscano", ha detto alla Cbs, commentando le proteste contro la sua elezione, che lo hanno "rattristato". E alle migliaia di persone, moltissimi i giovani, scese in strada in questi giorni brandendo cartelli con la scritta "Not my President", ha lanciato un messaggio con conciliante: "Non abbiate paura. Riporteremo indietro il nostro Paese" verso la grandezza perduta.

La rinuncia allo stipendio

Fra i tanti annunci nell'intervista alla Cbs, c'è anche quello della rinuncia allo stipendio da presidente, anche questa una promessa pre-elezioni: invece dei 400mila dollari previsti, un simbolico dollaro, ha dichiarato il 45esimo presidente degli Usa. "Non prenderò lo stipendio. Credo che per legge dovrei prendere un dollaro, quindi prenderò un dollaro l'anno".

Giudici anti aborto, ma favorevoli alle armi

Messi a parte i toni stridenti della campagna elettorale, Trump ha confermato la linea aggressiva su temi cruciali, a partire dall'immigrazione e dalle nuove nomine per la Corte Suprema: sceglierà giudici anti-aborto e favorevoli alle armi in mano ai privati cittadini. "Saranno pro-life e sulla questione delle armi, saranno molto a favore del Secondo emendamento", quello che garantisce il diritto di possederle. La prima nomina sarà per il sostituto del giudice Antonin Scalia, che Barack Obama avrebbe voluto rimpiazzare con una figura di compromesso, Merrick B. Garland, bloccato dal Senato controllato dai repubblicani.

Pugno duro contro l'immigrazione clandestina

Sull'immigrazione, Trump ha ribadito che intende costruire un muro lungo il confine con il Messico e che saranno espulsi o incarcerati fino a tre milioni di illegali con precedenti criminali. "Quello che faremo è prendere la gente che ha problemi di criminalità, con la fedina penale sporca. C'è tanta gente così, probabilmente due milioni, potrebbero essere pure tre milioni. Li manderemo fuori dal Paese e li manderemo in prigione", ha dichiarato il neoeletto presidente. Ma bisogna sapere anche cosa intende fare con i milioni di immigrati che lavorano, contribuiscono all'economia americana e non hanno niente a che vedere con le bande criminali, gli è stato fatto notare. Per ora Trump ha lasciato le porte aperte al riguardo: "Una volta messo in sicurezza il confine e quando tutto sarà normalizzato, decideremo sulla gente di cui state parlando, che è gente meravigliosa", si è limitato a dire.

Sì alle nozze gay

I matrimoni gay? "Una questione già decisa, a me va bene". Donald Trump ha risposto così a una domanda della giornalista della Cbs sul tema delle unioni fra persone dello stesso sesso. "È irrilevante" se le sostengo, ha detto il presidente eletto, perché "è una questione già decisa, è legge, c'è una decisione della Corte suprema, è fatta". Quindi, incalza Lesley Stahl, anche se dovesse nominare un giudice conservatore..."È fatta - taglia corto Trump - Questi casi sono andati alla Corte suprema, che ha deciso. E a me va bene".

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