giovedì 22 ottobre 2015
Le agenzie Onu lanciano l'allarme: il paese è sull'orlo della catastrofe.
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Almeno 30mila persone rischiano di morire di fame nello Stato di Unity del Sud Sudan afflitto dalla guerra civile e 3,9 milioni di persone nel Paese affrontano il problema dell'insicurezza alimentare: è il grido d'allarme lanciato oggi dalle agenzie dell'Onu Fao, Unicef e Pam, che parlano di situazione catastrofica e invitano le parti coinvolte a dare con urgenza alla comunità internazionale pieno accesso allo Stato di Unity."Questo è l'inizio della raccolta e dovremmo vedere un notevole miglioramento della situazione sul fronte della sicurezza alimentare in tutto il Paese, ma sfortunatamente ciò non succede in luoghi come nel sud dello Stato di Unity, dove la popolazione è sull'orlo di una catastrofe che può essere prevenuta", ha detto la direttrice di Pam per il Paese, Joyce Luma, secondo quanto si legge in un comunicato della Fao."La gente del Sud Sudan ha bisogno di pace, cibo e altra assistenza umanitaria e supporto per sopravvivere e ricostruire le proprie vite", ha aggiunto. Se il pieno accesso umanitario non viene concesso con urgenza, proseguono le agenzie dell'Onu, l'insicurezza alimentare potrebbe deteriorare e trasformarsi in carestia in parti dello Stato di Unity, dove negli ultimi mesi l'assistenza umanitaria è stata ostacolata dalla violenza e dalla mancanza di accesso. Dall'inizio della guerra nel Sud Sudan quasi due anni fa, prosegue la nota della Fao, è la prima volta che il modello Integrated Food Security Phase Classification (Ipc) dell'Onu per la classificazione del rischio e delle emergenze indica che una popolazione si trova in una situazione di catastrofe.
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