lunedì 18 maggio 2009
L'esercito regolare cingalese ha riporeso dopo 26 anni il controllo totale dell'isola. Ucciso il capo storico delle Tigri Tamil (Ltte), Velupillai Prabhakaran, mentre cercava di fuggire a bordo di un'ambulanza dalla piccola enclave in cui erano braccati gli ultimi ribelli.
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Per la prima volta dal 1983, dall'inizio della guerra civile, l'intera isola di Sri Lanka è sotto il controllo dell'esercito regolare, che ha sconfitto i ribelli delle Tigri Tamil. Lo hanno annunciato i militari, poco dopo aver dato notizia dell'uccisioone del capo storico delle Tigri. Il cadavere del capo delle Tigri del Tamil Vellupillai Prabhakaran è stato recuperato da un'ambulanza distrutta mentre usciva a tutta velocità dalla zona di guerra stamani. Lo hanno riferito fonti dell'esercito."È confermato che Prabhakaran è morto mentre tentava di fuggire su un'ambulanza prima dell'alba. Siamo in attesa dell'annuncio ufficiale del presidente", ha detto una fonte militare parlando in condizione di anonimato. Altre quattro fonti hanno confermato la notizia. Al momento però non c'è alcun commento ufficiale dall'esercito. La tv di Stato ha trasmesso per la prima volta le immagini del cadavere del figlio ed erede di Prabhakaran, Charles Anthony.Altre fonti militari hanno confermato la morte del capo storico delle Tigri di liberazione dell'Eelam Tamil (Ltte), Vellupillai Prabhakaran, ucciso mentre cercava di fuggire a bordo di un'ambulanza. Il suo corpo, riferiscono le fonti, è stato estratto dal relitto dell'ambulanza colpita dai militari mentre sfrecciava fuori dalla zona di guerra. "Quando le truppe hanno aperto il fuoco, il furgoncino (ambulanza) ha cercato di sfuggire, ma è stato colpito e ha preso fuoco", ha detto un'altra fonte, un responsabile del ministero della difesa a Colombo. A bordo c'erano altre due persone, definite "luogotenenti" del fondatore delle Tigri Tamil.La paura per gli sfollati: sono 265mila. Ora però è il dramma degli sfollati a preoccupare la comunità internazionale. Le Nazioni Unite si sono dette oggi "molto preoccupate" per la situazione "drammatica" dei  civili nel nord-est dello Sri Lanka ed hanno sottolineato le restrizioni all'accesso ai civili sfollati in seguito al conflitto o bloccati nella zona dove si sono svolti gli scontri tra governativi e ribelli Tamil. Secondo le ultime informazioni, il numero di sfollati fuggiti è di 265mila (dall'ottobre 2008). "Constatiamo nuove restrizioni all'accesso ai civili ed in particolare al grande campo per sfollati di Meni farm", ha detto una portavoce dell'Ufficio dell'Onu per la coordinazione  degli affari umanitari (Ocha). Il Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr) ha dal canto suo denunciato di non riuscire, da nove giorni, a far arrivare aiuti alla popolazione civile. Tra i 1.500 e i 2.000 tamil stanno manifestando da stamane a Ginevra davanti alla sede europea delle Nazioni Unite per denunciare le violenze contro il loro popolo.  
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